L’Immacolata dei tarantini, folta partecipazione al pontificale dell’arcivescovo
È stata ben accolta dai tarantini, a giudicare dalla folta partecipazione registratasi in cattedrale, la novità del solenne pontificale dell’Immacolata anticipato alla vigilia della sua festa, sabato 7. Data la grande devozione del popolo di Dio che affolla le chiese il giorno di questa solennità,l’arcivescovo ha inteso in tal modo, senza alterare la vita della comunità, favorire la partecipazione alla celebrazione dei parroci, dei consigli pastorali delle comunità, dei consigli di amministrazione delle confraternite e delle rappresentanze delle associazioni e dei movimenti ecclesiali. E la risposta è stata secondo le aspettative, così come dei fedeli che hanno affollato con largo anticipo i banchi della basilica, attendendo l’ingresso della processione introitale. Numerosa, in particolare (e non poteva essere altrimenti) la rappresentanza della confraternita dell’Immacolata, l’unica a indossare l’abito di rito. Molte le autorità civili e militari fra i banchi, con l’assessore comunale alla pubblica istruzione, Federica Simili, con la fascia tricolore, in rappresentanza del sindaco Rinaldo Melucci, che ha disposto, come avviene ogni anno, la presenza del gonfalone municipale.
Toccante e pregna di significato l’omelia dell’arcivescovo, che ha invitato ognuno a calibrare il proprio cammino di vita e di fede sull’esempio di Maria.
Al termine della celebrazione, mons. Ciro Miniero ha consegnato a ogni parroco un cero da porre ai piedi delle effigi mariane nelle rispettive chiese, come segno di unità attorno alla sua celeste patrona.
L’invito dell’arcivescovo: il cammino del cristiano sull’esempio di Maria
Al termine della celebrazione in cattedrale abbiamo chiesto all’arcivescovo quale potrebbe essere l’invito che Maria Immacolata, in questo momento storico, al suo popolo.
“Maria è stata sempre presente nella vita della comunità, così come nell’esistenza di ognuno di noi. Lei è Madre di misericordia e Madre della gioia, ben attenta a condurci in questa strada non sempre facile nella vita quotidiana. Credo perciò – ha risposo – che continuerebbe a riproporre il suo ‘sì’, come dono di amore per sostenerci in tutte le difficoltà che incontriamo ogni giorno ma anche per gioire con noi nelle piccole e grandi cose della nostra vita. Altrettanto amorevolmente ci spronerebbe a camminare nel bene, a promuovere il bene e a guardare con attenzione tutti gli sforzi di bene da qualsiasi parte essi provengano”.
Relativamente ai rimproveri che ci muoverebbe…
“Sono convinto – ha risposto – che Maria non ci rimprovererebbe, ma invece ci inviterebbe con il suo esempio umile e silenzioso a far luce sulle nostre incoerenze. Quindi, guardando a Lei, dobbiamo sforzarci di eliminare quei comportamenti errati che ognuno di noi porta con sé: c’è chi si sforza di superarli e chi, ahimè!, pensa che facciano parte del gioco della vita. E invece non è così: tali incoerenze falsano la nostra umanità e non ci aiutano a vivere bene con gli altri e in società”.
Infine, il suo augurio per tutti
“Auguro veramente – ha concluso – che possiamo crescere bene nell’amore di figli. Maria ci è stata data come madre e allora cresciamo come figli, riconoscendoci sempre di più bisognosi di tutti i nostri fratelli e di tutte le nostre sorelle, guardando loro come tali e non con sospetto”.
La pioggia impedisce la processione
L’indomani, domenica 8, a causa delle inclementi condizioni meteorologiche, non ha potuto svolgersi la processione dell’Immacolata per le vie della città vecchia. Così il parroco mons. Emanuele Ferro, dopo la santa messa, ha invitato i numerosi fedeli presenti alla recita del santo rosario, intervallato dalle tradizionali pastorali eseguite dalla banda Santa Cecilia, diretta dal m. Giuseppe Gregucci, con il simulacro portato a spalla dai confratelli dell’Immacolata per le navate della chiesa.
In serata, davanti a un’assemblea particolarmente folta, la santa messa è stata celebrata dal vicario generale mons. Alessandro Greco. Al termine, tantissimi tarantini hanno accompagnato l’Immacolata in processione lungo via Duomo fino alla chiesa di San Michele, sua tradizionale sede, con l’auspicio che, dopo gli opportuni lavori, venga definitivamente riaperta al culto.