Presentato con successo il Chiostro delle arti nel convento dei padri minimi di Grottaglie

“Un luogo suggestivo ai confini del tempo dove riunirsi per darsi una possibilità”. È descritto così, in fulminea sintesi, il Chiostro delle arti, luogo fisico e immateriale al contempo che è stato presentato domenica sera. Il luogo fisico è il chiostro del convento dei paolotti di Grottaglie, luogo splendido che completa il grandioso complesso cinquecentesco, capolavoro del barocco pugliese. Quello è immateriale è il progetto per un centro di arti espressive che si propone di creare opportunità per la partecipazione e la realizzazione ad eventi culturali: teatro, canto, cinema, poesia, voce, lettura, scrittura, fotografia…
Il progetto
Il tutto nasce dall’incontro tra la disponibilità dei padri minimi di San Francesco di Paola, che nella città della ceramica gestiscono il grande complesso conventuale, rappresentata da padre Salvatore Palmino, e alcuni operatori culturali, primi fra tutti Ciro Cafforio e Alfredo Traversa.
L’incontro
Dopo settimane di incontri e un iniziale affinamento di idee, si è deciso di partire incontrando direttamente la città, attraverso tutti coloro che sono interessati alle diverse espressioni artistiche. Da qui l’idea di partire con una presentazione sui generis: invitare tutti gli interessati a incontrare gli operatori del Chiostro delle arti direttamente sul “luogo”, in una visita itinerante: una sorta di pellegrinaggio fisico e ideale tra i suggestivi luoghi che si affacciano sul chiostro, nei quali gli artisti avevano predisposto loro brevi esibizioni. Ebbene, la scommessa è stata vinta, perché un pubblico particolarmente numeroso si è presentato puntuale all’apertura del portone e ha potuto gustare, in un’atmosfera magica, in luoghi a dir poco suggestivi e certamente poco conosciuti nella loro esatta dimensione, le performance di Antonella Fanigliulo, Alfredo Traversa, Serena Verga, Pietro Annicchiarico e Valeria Quaranta. Gli artisti del Chiostro hanno sapientemente predisposto i luoghi, che sono stati riordinati e ripuliti nei giorni precedenti, offrendo a tutti i partecipanti emozioni e suggestioni sorprendenti. È poi toccato a Ciro Cafforio e padre Palmino illustrare il progetto, che è quello di organizzare sia dei laboratori formativi e di approfondimento nelle varie discipline, sia delle manifestazioni artistiche di vario genere. Un’offerta che non mancherà di sollecitare la partecipazione e la condivisione, che sono poi gli elementi costitutivi della stessa missione che i minimi di san Francesco di Paola svolgono da secoli, a Grottaglie come in tutti i luoghi di missione pastorale. E dei resto, negli anni passati si erano già svolte esperienze di comunità artistica propedeutiche a rassegne di arti visive svoltesi nel chiostro e negli ambienti circostanti.
Il futuro
Tale disponibilità non può che assecondare un bisogno di espressione artistica da parte della città e del territorio, che hanno però bisogno di una “disciplina” per essere sottratte allo spontaneismo e velleitarismo che spesso risultano controproducenti. La presenza di un sodalizio composto da persone di provata esperienza professionale sarà sicuramente una garanzia per coniugare la voglia insopprimibile di esprimere le proprie vocazioni con le dotazioni culturali e l’equilibrio che si richiedono. Nelle prossime settimane, infatti, saranno formulate le proposte formative e verranno vagliate le richieste provenienti dall’esterno.
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