Alla biblioteca Marco Motolese il progetto per i servizi culturali e sociali per la terza età
La biblioteca “Marco Motolese”, nel quartiere Tamburi, per 9 mesi si trasformerà in un hub di promozione sociale a totale vantaggio della popolazione over 60. È l’obiettivo del progetto “Servizi per la terza età, cultura, partecipazione e impegno sociale”, predisposto dall’associazione “Marco Motolese” e destinatario di un finanziamento dell’AReSS – Agenzia regionale per la salute e il sociale volto alla promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute.
L’iniziativa è stata presentata dalla presidente dell’associazione, Carmen Galluzzo Motolese, durante un partecipato evento che ha, di fatto, inaugurato questo percorso di crescita che si articolerà in diverse azioni. Nella sede della biblioteca in via Lisippo, i destinatari del progetto hanno avuto un primo assaggio delle esperienze che potranno vivere nei prossimi mesi, grazie a un programma redatto con il contributo di un ampio partenariato, composto dal Club per l’Unesco di Taranto con l’ammiraglio Filippo Casamassima, oltre che dalla cooperativa Kairos e dalle associazioni Anteas, con il presidente Cosimo. Luccarelli e “Ragazzi in gamba” con il presidente Gennaro Esposito, senza dimenticare il patrocinio di Comune e Provincia di Taranto.
“Ci impegneremo affinché le previsioni progettuali possano lasciare un segno tangibile nella comunità – ha commentato la presidente Galluzzo Motolese – perché guardiamo all’invecchiamento attivo come a un’opportunità per tutti: sia per chi lo pratica, sia per le generazioni precedenti. Confermando il nostro storico impegno per il quartiere Tamburi, siamo partiti a metà novembre con il reclutamento e l’organizzazione delle figure professionali necessarie, per debuttare con l’evento di mercoledì che ci ha già dato degli spunti importanti per proseguire il nostro percorso”.
Entrando nel merito delle azioni, il progetto “Servizi per la terza età, cultura, partecipazione e impegno sociale” prevederà alcune iniziative per promuovere la scoperta delle bellezze territoriali da parte dei destinatari. Grazie alla disponibilità di un altro partner progettuale, la “Componente Nazionale sommergibilisti” dell’Associazione nazionale marinai d’Italia, l’Arsenale militare, le sue professioni e la storia delle unità navali custodite saranno capitoli di un percorso di conoscenza declinato nel rapporto tra Taranto e il mare. Ma anche la biblioteca “Marco Motolese” e la sua gemella “biblioteca del mare”, in Città Vecchia, saranno luoghi di scoperta delle bellezze artistiche, naturali e culturali della città attraverso i giovani, alla presenza costante dei libri, intesi come scrigni di letteratura e poesia, oltre che oggetti da rilegare, della musica, con serate concerto come quella di mercoledì, e del teatro amatoriale.
Nel progetto rientreranno anche alcune azioni formative, per migliorare lo stile di vita e favorire proprio l’invecchiamento attivo. Il primo laboratorio sarà dedicato alla dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco, e all’attività fisica in età avanzata: due aspetti imprescindibili per garantire più qualità agli anni. Il secondo laboratorio, invece, lavorerà sull’emotività e su recupero e valorizzazione delle capacità individuali. A margine di queste azioni, inoltre, avrà un ruolo fondamentale l’interazione generazionale: under e over 60 si scambieranno esperienze e creatività.
“L’obiettivo generale del progetto – ha aggiunto Galluzzo Motolese – è favorire la partecipazione della popolazione non più giovane nei diversi contesti di vita, permettendole di rivestire un ruolo attivo nella creazione del proprio ambiente sociale, accrescendo il senso di consapevolezza sociale e autostima. Ne abbiamo avuto conferma mercoledì, vedendo la partecipazione dei presenti alle attività predisposte e al confronto che ne è scaturito. Siamo certi che otterremo risultati meravigliosi, grazie a questo percorso progettuale che vedrà insieme giovani e over 60”.
Particolarmente partecipato, l’evento di mercoledì ha messo insieme diverse esigenze, in un contenitore eterogeneo di storia, cultura, musica e danza, oltre che un’efficace riflessione sul tema dei diritti umani.
Presentata da Nicla Pastore, la serata ha visto la presenza di Antonio Fornaro con un intervento intitolato “Il Natale e le tradizioni tarantine” che ha evidenziato, attraverso episodi e ricordi personali, come i nostri concittadini celebravano il Natale, anche attraverso le numerose “leccornie” preparate dalle donne più anziane della famiglia. Subito dopo, si è esibito il “Timeless duet” composto da Antonella Pierannunzio ed Emidio Di Maio, con un repertorio di grandi successi della musica leggera dagli anni ’60 a oggi. A chiudere la serata è stato il “Dance Group” di Loredana Peluso: un vero esercito di donne e uomini, dai 32 ai 77 anni, che ha dimostrato grande vitalità e bravura.