Santuario Madonna della Salute in Taranto

La costruzione della chiesa risale alla seconda metà del XVII secolo, grazie all’opera dei padri gesuiti che si erano stabiliti a Taranto già nel 1612 nella chiesa del Salvatore che si trovava a pochi passi dalla Cattedrale e che oggi non è più esistente.
Nel 1655 la piccola chiesa iniziava a risultare non più sufficiente rispetto alle attività cultuali dei gesuiti man mano cresciute nel tempo, così si fece il primo tentativo di progettare un chiesa ex novo, ma solo nel 1672 cominciò a muoversi qualcosa per la fabbrica del nuovo edificio.
La facciata rispecchia le tante facciate del periodo della Controriforma del sei-sttecento. Essa ha due ordini sovrapposti, ambedue cadenzati da lesene con capitelli ionici e compositi nella parte superiore, alleggeriti da quattro nicchie nella parte inferiore e due in quella superiore.
Il portale presenta il timpano spezzato al di sopra nel quale è incassato lo stemma dell’Ordine dei Domenicani, mentre nell’ordine superiore della facciata in corrispondenza del portale si apre un grande finestrone con vetrata policorma (vetrate analoghe concludono i bracci del transetto).
La facciata evidentemente non è terminata in quanto manca il coronamento superiore. All’interno, sui timpani dei quattro arconi impostati su grandi pilastri che descrivono chiaramente la pianta a croce greca, svetta la cupola che ha circa 10 metri di diametro ed affrescata con un bellissimo cielo stellato, nella lanterna che sovrasta la cupola si può ammirare il dipitno della colomba dello Spirito Santo. Nei peducchi immediatamente sotto la cupola, sono affrescati i quattro evangelisti con i relativi simboli iconografici. Matteo (l’angelo), Marco (il leone), Luca (il bue), Giovanni (l’aquila). I dipinti risalgono ai primi anni del XX secolo, opera di un autore ignoto.
Sull’altare è collocato il dipinto a cui è intitolato il Santuario: la Madonna della Salute. La Vergine è ritratta in piedi vestita con una tunica rosacea ed un manto bluastro bordato di oro, simboli dell’umanità rivestita dalla grazia divina; ai lati del suo capo le lettere greche ΜΡ e ΘΥ, che significano Madre di Dio. In braccio reca il Bambino Gesù vestito con una tunica rosacea ed un manto dorato, colori tipici della duplice natura umana e divina di Gesù. La Vergine tiene nella mano sinistra un fazzoletto, simbolo iconografico che indica la prontezza di Maria a consolare e confortare gli infermi, mentre Gesù benedice con la mano destra e nella sinistra tiene il libro della Parola di Dio.
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