La marcia della pace a Faggiano
Anche quest’anno a Faggiano la parrocchia dell’Assunta e l’oratorio San Giuseppe organizzano la marcia della pace dal titolo ‘Todos, todos, todos: siamo fratelli e sorelle’, per i quali da tempo giovani e adulti della comunità sono all’opera per preparare cartelli, disegni e striscioni. L’appuntamento è per venerdì 3 gennaio alle ore 19 in piazza Vittorio Veneto da dove si percorreranno via Vittorio Emanuele, via Mazzini, via Trieste, via Dante, via Schkanderberg, via Alfieri, via Vittorio Emanuele con conclusione in piazza Vittorio Veneto.
“Il tema affidato da papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace è ‘Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace’ – il commento del parroco, don Francesco Santoro -. Come viene ricordato nell’Evangelii Gaudium, ‘Il tempo è superiore allo spazio’, pertanto non si tratta di organizzare eventi ma piuttosto fare un percorso di educazione alla pace. Organizzare una marcia è parte di un percorso comunitario per educarsi ad uno stile di pace che nasce nelle nostre famiglie, nella quotidianità, nei rapporti nel paese. Le famiglie sono chiamate a fare questo percorso per educare i più piccoli e molte volte per lasciarsi convertire da loro”.
“Nel percorso parrocchiale ‘La convivialità delle differenze’ – continua – è l’esperienza quotidiana che parte dal Vangelo e dall’incontro con Gesù che crea fratellanza, rapporti nuovi. Tutto ciò anima la parrocchia e l’oratorio San Giuseppe nell’organizzare l’annuale marcia che continua in iniziative durante tutto l’anno. Quando il sogno di pochi si mette insieme diventa impegno quotidiano nel costruire un mondo diverso, nel diventare artigiani di pace, nel vincere le logiche di egoismo e individualismo che regnano nella nostra società. Le immagini, le notizie che arrivano da ogni parte del mondo, il gemellaggio con Betlemme non lasciano indifferente la comunità che si interroga, si forma e agisce in iniziative concrete di pace. La parrocchia e l’oratorio diventano perciò presidio di pace, di riflessione su politiche di disarmo, scuola di non-violenza e l’esempio di figure come don Tonino Bello aiutano la comunità nel difficile percorso della ricerca della pace”.