Le attività degli alunni della scuola Don Bosco per il ‘loro’ santo
Giovedì 30 gennaio gli alunni dell’istituto comprensivo San Giovanni Bosco di Taranto hanno partecipato ai festeggiamenti in onore del santo dei giovani a cura della parrocchia intitolatagli in via Capitanata. I bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, le classi della primaria e una rappresentanza degli alunni della secondaria di primo grado si sono recati in chiesa, accompagnati dai docenti, per vivere un momento di festa in onore del santo, dal tema ‘Don Bosco giocoliere di Dio’. Durante la manifestazione i partecipanti hanno potuto rivivere, attraverso le presentazioni multimediali preparate dai docenti e i racconti del vicepreside Roberto Ceci e del parroco don Giovanni Monaco, la straordinaria esistenza di San Giovanni Bosco. I bambini della scuola dell’infanzia e di quella primaria, grazie alla guida dei docenti, hanno allietato la mattinata con canti preparati in onore del santo mentre gli alunni della secondaria di primo grado hanno esposto degli elaborati grafico-pittorici da loro prodotti, guidati dai docenti proff. Annamaria Lo Savio e Domenico Ble. Gli alunni sono poi stati coinvolti in un divertente spettacolo di magia a cura di Mago Stefan, che ha fatto gioire e rallegrare l’assemblea con diversi giochi di prestigio, così come don Bosco, che volle imparare a fare il saltimbanco, prestigiatore, cantore, giocoliere, per poter attirare a sé i giovani e tenerli lontani dal peccato. I bambini della scuola primaria, in collaborazione con le famiglie, hanno poi allestito, in maniera volontaria, dei cesti con viveri e propri giocattoli che sono stati donati alla Caritas parrocchiale. Al termine delle attività, i bambini delle classi quinte della scuola primaria sono stati chiamati ad ammirare i lavori prodotti dai compagni della secondaria di primo grado, scegliendo poi i tre lavori più meritevoli che hanno ricevuto in dono il libro di Claudio Russo dal titolo ‘Don Bosco, una vita in gioco’.
I lavori grafico-pittorici realizzati resteranno alcuni in chiesa per essere ammirati dai parrocchiani.