Bartolo Longo sarà santo, Latiano e Pompei in festa. E anche Grottaglie

Quella di ieri può essere considerata una giornata storica. Soprattutto per i pugliesi e in particolare per Latiano. Ma anche a Grottaglie propagò la pratica del Rosario e a lui si deve l’erezione della chiesa della Madonna di Pompei. L’annuncio tanto atteso in tutto il mondo dai devoti della Madonna di Pompei è arrivato: Bartolo Longo, che fu il fondatore del Santuario, sarà canonizzato. La notizia è stata ufficializzata ieri, 25 febbraio, nel consueto bollettino della sala stampa vaticana: “Papa Francesco – si legge tra l’altro nella nota – ha approvato i voti favorevoli della sessione ordinaria dei padri cardinali e vescovi per la canonizzazione del beato Bartolo Longo”.
Il beato
Bartolo Longo nacque il 10 febbraio 1841 a Latiano e nel 1863 giunse a Napoli per completare gli studi di giurisprudenza. Dopo un periodo di “buio”, nel quale si avvicinò al mondo dello spiritismo, che anche nella capitale del Regno delle Due Sicilie aveva una certa espansione, ritrovò la strada della conversione e si dedicò totalmente alla religione e alla carità. Grazie alla nobildonna Caterina Volpicelli, oggi santa, conobbe la contessa pugliese Marianna Farnararo De Fusco, rimasta vedova in giovane età, con cinque figli piccoli. Il 1° aprile 1885 sposò Bartolo Longo a Napoli, e divenne una figura decisiva nella realizzazione di tutta l’opera pompeiana.
Nel 1872 Longo giunse a Valle di Pompei e, mentre si aggirava tra le campagne, fu preso da profondo pentimento per la vita passata, tanto da temere per la sua anima, quando una voce gli sussurrò: “Se propaghi il Rosario, sarai salvo!”. Cominciò così a catechizzare i contadini; ristrutturò, poi, la piccola chiesa parrocchiale del Santissimo Salvatore, e decise, su consiglio del Vescovo di Nola, di erigere una nuova chiesa, dedicata alla Madonna del Rosario.
Il santuario
Il 13 novembre 1875, arrivò a Pompei la prodigiosa immagine della Vergine del Rosario. Pian piano arrivarono le offerte per la costruzione della nuova chiesa, la cui prima pietra fu posta l’8 maggio 1876. Il santuario è poi divenuto meta di costante pellegrinaggio e punto di riferimento per opere di carità e propagazione della fede. La memoria della Madonna di Pompei si celebra l’8 maggio e la prima domenica di ottobre, quando in tutte le chiese si recita la “supplica” che lo stesso Bartolo Longo compose. Il beato, invece, si spense all’età di 85 anni, il 5 ottobre 1926. L’opera dell’avvocato Longo ha avuto il suo primo, solenne riconoscimento con la beatificazione da parte di Giovanni Paolo II, il 26 ottobre 1980.
La Chiesa di Grottaglie
Ma in questa occasione vogliamo ricordare anche la presenza costante di Bartolo Longo a Grottaglie. Qui mantenne un legame profondo con i padri gesuiti e fu il fautore della costruzione della Chiesa della Madonna di Pompei. La chiesa venne eretta agli inizi del Novecento. su un terreno donato da una famiglia devota alla Vergine, proprio per le sollecitazioni di Bartolo Longo, la cui presenza in città era ricordata dagli anziani e dai sacerdoti, con i quali teneva una rapporto consuetudinario. E a lui faceva riferimento anche il giovane Michele Ignazio D’Amuri, nato a Grottaglie nel 1910, che si formava tra i gesuiti e che gesuita sarebbe diventato egli stesso, poi distintosi anche come poeta. Tale chiesa, che è stata riaperta al culto regolare una decina d’anni fa, oggi è rettoria e si trova sulla via intitolata alla Madonna di Pompei che si innesta alla superstrada per Francavilla Fontana.
Sull’altare maggiore campeggia un venerato altorilievo della Madonna di Pompei opera del noto cartapestaio leccese Raffaele Caretta (1871-1950), del tutto simile a quello da lui stesso realizzato per la Chiesa dell’Immacolata di Latiano negli ultimi anni dell’800, mentre la volta del presbiterio è affrescata dal pittore e decoratore grottagliese Arcangelo Spagnulo (1913-1968).
Per i campani doppi festeggiamenti: con contestuale decisione papa Francesco ha annunciato la beatificazione di Salvo D’Acquisto.
VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

