‘A Foròre e le Quarantore dell’Addolorata

Martedì sera nella chiesa di San Domenico la confraternita dell’Addolorata terrà la processione notturna detta della “Foròre”.
Come si svolgeva un tempo
Si tratta della riedizione di un’antica usanza pregna di significato che si teneva in altre modalità fino ai primi decenni del secolo scorso. Infatti sempre tra Martedì Grasso e Mercoledì delle Ceneri, alla mezzanotte, ai dodici rintocchi della campana della cattedrale (“A forore”, cioè fuori orario), dall’arcivescovado usciva in breve processione il Capitolo Metropolitano. Il rito si concludeva sul piazzale antistante con il falò delle palme benedette l’anno passato, da cui si ricavavano le Sacre Ceneri per l’indomani.
Come si svolge oggi
La processione della “Foròre” si svolgerà alla mezzanotte fra martedì 4 e mercoledì 5 marzo, con la croce penitenziale che, uscendo da San Domenico, percorrerà i vicoli della città vecchia seguita dai confratelli e dalle consorelle dell’Addolorata. All’uscita, il suono della campana della “foròre” segnerà la fine delle baldorie del carnevale, richiamando l’attenzione sull’arrivo del periodo quaresimale. Questo l’itinerario della processione: uscita dalla chiesa di San Domenico, via Duomo, piazzetta San Costantino, postierla Vianuova (con breve momento di meditazione nella chiesa di San Giuseppe e il rogo delle palme dell’anno passato, da cui ricavare le Sacre Ceneri), via Garibaldi, piazza Fontana, pendio San Domenico.
Presterà servizio l’orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto”, diretta dal maestro Giuseppe Gregucci, che accompagnerà i canti penitenziali (voce guida, quella del soprano Daniela Abbà) ed eseguirà prima del rientro, con i confratelli disposti sulle scalinate di San Domenico, un brano molto caro ai tradizionalisti: il “Mottetto alla Desolata” di padre Serafino Marinosci.
Le solenni ‘Quarantore’
L’indomani, mercoledì 5, in San Domenico, durante la santa messa delle ore 18.30 presieduta dal padre spirituale della confraternita dell’Addolorata, mons. Emanuele Ferro (i sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni dalle ore 17.30) si terrà l’imposizione delle Ceneri. Al termine della celebrazione avranno inizio le solenni “Quarantore” con l’apertura della chiesa fino a mezzanotte. L’indomani giovedì 6, l’adorazione eucaristica riprenderà alle ore 10 ininterrottamente fino alle ore 18 di venerdì 7; le “Quarantore” si concluderanno alle ore 18.30 con la santa messa e la benedizione eucaristica.
Quindi l’attesa sarà per la serata di sabato 8, quando tornerà dai restauri (effettuati dalla prof.ssa Maria Gaetana Di Capua) l’immagine della Beata Vergine Addolorata, che inizialmente sarà portata nella basilica cattedrale di San Cataldo per la santa messa presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero che le impartirà la benedizione. Al termine muoverà la processione verso la chiesa di San Domenico dove, dopo la preghiera comunitaria, il simulacro sarà esposto nella sua cappella alla venerazione dei fedeli.
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