Progetto Polisportiva, un coro di sì per la rinascita del territorio

Inutile piangersi addosso. Lo sport nel capoluogo ionico è quasi morto: il colpo di grazia lo ha dato la dolorosissima retrocessione della Gioiella Prisma nell’ultima giornata della Superlega. Poi la morte annunciata del Taranto calcio, che è stato escluso dal campionato di serie C, per decisione del Tribunale federale nazionale (Tfn). Occorre pensare al futuro prima che sia troppo tardi. Così il progetto Polisportiva, lanciato dal Commissario dei Giochi del Mediterraneo Massimo Ferrarese, ripreso dal senatore Mario Turco e dal presidente della Camera di Commercio di Taranto Vincenzo Cesareo, è un’idea che piace. Che può funzionare. Ammesso che sia fattibile.
Calcio, volley e basket in un unico corpo
Le reazioni sono state immediate. La prima proveniente proprio dalla Prisma Taranto. La società lo ha fatto sapere attraverso un comunicato firmato Tonio Bongiovanni ed Elisabetta Zelatore: Valutiamo interessante l’idea di voler promuovere e istituire un soggetto organizzato – Polisportiva – che possa dare sostegno allo sport Tarantino che, obiettivamente, in tutte le sue espressioni negli ultimi anni ha evidenziato elementi di difficoltà derivanti dalla precarietà vissuta dal tessuto economico e sociale del territorio.
La proposta di una polisportiva è giudicata interessante anche da Roberto Conversano. Il vicepresidente del CJ Basket ne ha parlato con Elisabetta Zelatore e con il presidente del Taranto calcio Massimo Giove. “Siamo contenti per l’attenzione nei nostri confronti e la voglia di svegliare il mondo tarantino dell’imprenditoria”, ha detto RC preannunciando la possibilità di indire una conferenza stampa, con i suoi interlocutori, per fare il punto della situazione. Con il coinvolgimento dello stesso Ferrarese.
Progetto Polisportiva, come funziona
Per esattezza bisognerebbe parlare di una holding no profit. Due le ipotesi messe in campo: la prima prevede l’intervento diretto di un gruppo di imprenditori locali che costituirebbe il club polisportivo, per poi reperire sponsor di livello internazionale; la seconda potrebbe essere l’ingresso diretto di grandi gruppi nella costituzione della nuova società. L’obiettivo sarebbe la risalita in un progetto di medio termine. La holding avrebbe un presidente unico e manager specializzati di chiara fama. Non sarebbero coinvolte in alcun modo le società sportive locali che hanno lasciato un segno nella storia recente. E questo è ciò che più rassicura i supporter ionici, il cui sentiment è positivo rispetto a questa iniziativa.
Posto che la centralità dello sport va riaffermata nella prossima sede dei Giochi del Mediterraneo 2026, occorre fare di tutto per sostenere e rilanciare gli sport di squadra. Senza dimenticare le eccellenze nostrane o aspiranti campioni praticanti le discipline individuali. Atleti che devono potersi allenare in strutture adeguate. Ma è questo è un altro discorso. A dire il vero, la costruzione delle strutture funzionali ai Giochi, come lo stadio Iacovone, è presupposto indispensabile per chiamare a raccolta imprenditori e grandi sponsor attorno allo stesso progetto Polisportiva.
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