Giornata di spiritualità a cura dell’Istituto di scienze religiose

Si è svolta, sabato 29, la seconda ‘Giornata di spiritualità e amicizia dei docenti e studenti’ dell’Issrm Giovanni Paolo II di Taranto, ospitata dalla diocesi di Oria. Un’occasione per rinnovare il clima di fraternità tra docenti e studenti, continuare a rafforzare le sinergie nel territorio e riflettere insieme sul tempo di Quaresima che stiamo vivendo.
I saluti del vicario dell’Issrm, don Antonio Favale, e gli interventi del rettore della cattedrale e presidente del capitolo, don Francesco Nigro, e del direttore dell’ufficio Irc, don Marco Tatullo, hanno aperto la prima parte della giornata, che si è svolta nella storica basilica Santa Maria Assunta, cattedrale della diocesi di Oria.
Successivamente, docenti e studenti hanno avuto la possibilità di godere della bellezza della cattedrale e di approfondirne la storia, un racconto ulteriormente arricchito dalla visita alla Cripta delle mummie, un oratorio del XVI secolo che custodisce i corpi mummificati dei confratelli dell’arciconfraternita della morte.
Dopo la visita guidata, i partecipanti si sono spostati nella sacrestia, spazio raccolto e particolarmente suggestivo della cattedrale, per la meditazione del vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello, che ha donato a tutti i presenti una riflessione profonda, densa di significati, su “Cos’è la conversione?”.
Partendo dalla parabola del Figliol prodigo (Lc. 15,11-32), sull’amore e la misericordia di Dio verso tutti i suoi figli, mons. Pisanello ha invitato i presenti a riflettere sul senso della conversione. Quest’ultima non si riduce ad un processo psicologico del peccatore che ritorna a Dio, ma si riflette nel cambiamento dell’immagine di Dio che l’uno e l’altro figlio (il peccatore e il giusto) devono fare, per far volgere l’Io verso Dio, passare dalla delusione del proprio peccato e della presunzione della propria giustizia, alla gioia dell’essere figli del Padre. Una meditazione forte e necessaria in questo tempo di Quaresima, in cui la conversione può trasformarsi in una guida di speranza per tutti gli uomini.
Alle preziose riflessioni di mons. Vincenzo Pisanello, è seguito un momento di preghiera personale e condivisione, in cui docenti e studenti, sono intervenuti con le considerazioni suscitate dal momento vissuto.
La giornata si è conclusa con i saluti congiunti del vescovo e di don Antonio Favale, e con il successivo pranzo conviviale in seminario.
Momenti di riflessione e crescita culturale, per continuare a percorrere, insieme, un cammino di luce, speranza, condivisione e cultura, continuando a rafforzare i legami con il territorio, nell’ottica della costruzione di un’identità comune, fondata sulla fraternità.
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