La scuola di architettura per bambini saluta Taranto dopo due anni

Sou Taranto – La Scuola di Architettura per bambini conclude il percorso iniziato nel 2023 nel Centro san Gaetano, con un corteo tra i vicoli della città vecchia.
Sou – Scuola di architettura per bambini è un progetto a cura dell’associazione culturale SOUper, avviato per la prima volta in Italia nel 2016 all’interno di Farm cultural Park a Favara con il patrocinio del Politecnico di Milano.
Fiore all’occhiello delle attività de L’Isola che accoglie, progetto con capofila Symbolum Ets e il sostegno di Fondazione Con il Sud, la Scuola in questo biennio ha accolto decine di bambini, due volte al mese di sabato mattina.
Il tema scelto per l’a.a. 2024/25 è stato Culture of Peace, perché architettura e design svolgono un ruolo importante per la convivenza armoniosa di persone e comunità. Da qui l’idea di un corteo festoso per i vicoli di città vecchia, che si svolgerà sabato 12 aprile dalle 10 alle 12 con partenza dal Centro san Gaetano. Bandiere della pace disegnate e serigrafate dai piccoli studenti, coloreranno i vicoli.
“Abbiamo iniziato il 26 ottobre lavorando in due cicli. Il primo – spiega Saverio Massaro di Sou – si è concluso a gennaio ed è stato dedicato ad alcuni incontri con docenti interni ed esterni al team. Tra i temi ‘Abbattiamo i muri’, sullo stare insieme in una cultura di pace, ‘La città femminista’, su diritti e parità di genere, ‘Convivio’ sull’alimentazione, con l’“Andria Food Policy Hub”, a dicembre nostra ospite è stata Chiara Rizzi, dell’università della Basilicata, poi Gemma Lanzo, per scoprire tutte le installazioni tarantine della Mas Week e abbiamo concluso con Maria Luna Nobile, docente italiana in Svezia, con un incontro sulla costruzione di connessioni attraverso i ponti. Il secondo ciclo didattico è stato intitolato ‘La forma delle parole’. Abbiamo cercato di indirizzare gli sforzi ad individuare messaggi di pace dando forma e colore ai pensieri dei bambini, con l’obiettivo di realizzare delle bandiere con cui animare la parata del 12 aprile. Il supporto è arrivato dalle artigiane tarantine di Ammostro, che in più incontri hanno insegnato ai bambini a fare serigrafia con colori naturali su tessuti. Nostro ospite è stato anche Stencil Noire, l’artista che ha mostrato ai bambini i muri parlanti, cioè le opere di street art della città vecchia e infine la professoressa Cristina Marras del Cnr di Roma, che ha coinvolto i bambini nel gioco Sud chiama Nord, un alfabeto immaginario costituito da fotografie e giochi di memoria. Arrivati alla fine del percorso, chiamiamo a raccolta tutti coloro che in questi due anni di Scuola hanno partecipato: docenti, genitori, amici, anche chi ha interrotto il percorso strada facendo e tutta la città. Pensiamo che questa parata festosa ma simbolica, sia un momento da vivere collettivamente prima di salutarci”.
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