In cattedrale, serata conclusiva di gala per il ‘Mysterium Festival’

«Sono stato pienamente partecipe di questo ‘Mysterium Festival’, che mi ha affascinato fin dal primo momento e che anche quest’anno ci ha regalato tante emozioni. Mi sento molto vicino alla rassegna, tanto da averla seguita con attenzione partecipando personalmente ad alcuni degli eventi in programma. Questa vicinanza sta a significare anche partecipazione piena allo sforzo e all’impegno di tanti che hanno contribuito a rendere la Settimana santa tarantina ancora più bella e più ricca grazie a tutti quegli eventi (ben 35) che hanno avuto luogo in tutta la città, ammirevoli espressioni dell’arte, della cultura e della musica, che contribuiscono ad avvicinare Dio all’uomo. E questo è veramente una cosa straordinaria! La mia presenza vuol anche essere uno stimolo per gli organizzatori a continuare in questo percorso intrapreso con successo undici anni fa, che contribuisce a rendere queste giornata ancora più intense e partecipate da tutti»: così ha dichiarato l’arcivescovo mons. Ciro Miniero a conclusione del ‘Concerto di Pasqua’, evento finale del ‘Mysterium Festival’ edizione 2025, svoltosi domenica scorsa nella basilica cattedrale di San Cataldo.
Protagonista della serata è stata l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal m° Piero Romano assieme al L.A. Chorus (diretto dal m° Luigi Leo), i cantanti Saori Sugyama (mezzosoprano), Riccardo Della Sciucca (tenore), Jacopo Dipasquale (tenore) e Agostino Subacchi (basso). In programma, la ‘Messa n. 6 in mi bemolle maggiore’ di Franz Schubert, composta nell’estate del 1828 a Vienna. La prima esecuzione fu tenuta, il 15 novembre dello stesso anno, nella Pfarrkirche Maria Trost di Vienna cui Schubert non fu presente in quanto ammalatosi di febbre tifoide agli inizi del novembre 1828, di cui morì il 19 dello stesso mese a soli 31 anni.
Il brano di Schubert è stato preceduto dalla prima assoluta di ‘Jè Pasche’ di Simone Falcone, artista tarantino residente in Germania, che ha musicato l’omonima poesia tratta dalla raccolta ‘…pe’ nu’ more… e resùscete’ di Michele Pulpito, insegnante di scuola elementare, scomparso da qualche anno, che tanto si è speso con i suoi allievi per far amare Taranto in tutte le sue espressioni e in particolare le poesie in vernacolo.
La composizione musicale è suddivisa in quattro piccoli segmenti, ognuno dei quali prova a descrivere i diversi stati d’animo che si possono nutrire all’annuncio della resurrezione di Gesù: una notizia che trasmette allegria al creato e con solennità ricorda che la Pasqua è anche una festa d’amore.
A fine concerto, l’assegnazione del’ Premio Mysterium Festival’ alla dott.ssa Vittoria Scazzarriello, vedova dell’indimenticato dott. Oronzo Forleo.
La dottoressa Scazzarriello fin da giovanissima ha scelto di mettersi al servizio degli altri, dalla catechesi al doposcuola per i bambini più bisognosi, fino alle attività di volontariato svolte con passione e continuità. Dopo la laurea, ha aderito alla Vides – Volontariato internazionale donne per l’educazione e lo sviluppo – contribuendo a progetti a favore dell’infanzia e dell’emancipazione femminile. Successivamente, con la partecipazione dei figli, ha prestato assistenza in diverse case-famiglia, sostenendo a distanza bambini di Nicaragua, India, Uganda e Congo. Oggi collabora con l’associazione “I bambini di Antonio”, promuovendo istruzione e assistenza sanitaria per i più piccoli in Africa. Per la sua totale dedizione alla famiglia e per il suo religioso impegno svolto con umiltà e discrezione, è stata insignita del premio internazionale ‘Santa Rita Da Cascia’.
Dopo breve introduzione del presidente del comitato scientifico del ‘Mysterium’, dott. Donato Fusillo, e della prof.ssa Adriana Chirico, l’opera realizzata da Giulio De Mitri, una farfalla stilizzata, è stata consegnata da mons. Ciro Miniero a un’amica dalla premiata, impossibilitata a intervenire per motivi familiari.
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