Save the Children, oltre l’80% dei minori in Italia vive in aree inquinate
È quanto si legge nel XIII Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children, presentato mercoledì 16 novembre, a Roma
L’81,9% dei bambini del nostro Paese vive in zone dove la concentrazione di polveri sottili è maggiore dei valori limite indicati dall’Oms: il 100% in ben 8 regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Trentino Alto Adige, Veneto). È quanto si legge nel XIII Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children, presentato oggi a Roma. Questi inquinanti sono una possibile causa scatenante dell’asma che colpisce l’8,4% dei bambini tra i 6 e i 7 anni, ma incidono anche sul loro sviluppo cognitivo che migliora del 13% nelle scuole con i più bassi livelli di polveri sottili nell’aria. Un bambino o ragazzo su 4 non pratica mai sport (3-17 anni), con una ampia forbice che va dal 45,5% della Campania al 6,9% della Provincia Autonoma di Bolzano. Con la pandemia, i bambini tra i 3 e 10 anni in sovrappeso o obesi sono passati dal 32,6% al 34,5%. La povertà alimentare colpisce 1 bambino su 20, mentre l’accesso alla mensa scolastica, che per alcuni sarebbe l’unica chance quotidiana di un pasto equilibrato e proteico, si limita ad 1 bambino su 2 nella scuola primaria. Per Save the Children “la mensa scolastica dovrebbe essere considerata come un servizio essenziale tra i 3 e i 10 anni”. Il 32% degli adolescenti 11-17enni non mangia mai frutta e verdura.