Drammi umanitari

Sudan, Msf: “Ospedali colpiti e vittime in aumento. Nessun luogo è risparmiato dai combattimenti”

foto Medici senza frontiere
29 Mag 2024

di Patrizia Caiffa

A El Fasher, in Sudan, “non c’è più un luogo sicuro e anche i pazienti e il personale medico sono vittime dei combattimenti incessanti”. È quanto dichiara Medici senza frontiere (Msf) che chiede la protezione dei civili, del personale e delle strutture sanitarie. Mentre continuano gli scontri tra le Forze armate sudanesi (Saf) e le Forze di supporto rapido (Rsf), le tre principali strutture mediche della città di El Fasher sono state danneggiate e solo due rimangono ancora in funzione. “Vediamo un bagno di sangue davanti ai nostri occhi a El Fasher. L’intensità dei combattimenti non lascia tregua ai civili, gli ospedali sono sempre più coinvolti nei combattimenti ed è sempre più difficile curare i feriti” dichiara Claire Nicolet, responsabile delle attività di Msf per il Sudan. “Le strutture sanitarie dovrebbero essere protette e le parti in conflitto devono rispettarle in quanto luogo dove le persone malate e ferite possano ricevere cure mediche”. Il South Hospital, supportato da Msf, è stato colpito due volte in pochi giorni. Il 25 maggio un colpo di mortaio ha colpito il reparto di cure pre e post-natali uccidendo una persona e ferendone otto, tra pazienti e familiari. Il giorno successivo una granata è scoppiata all’interno dell’ospedale, ferendo altre tre persone, mentre i frammenti dell’esplosioni hanno infranto le finestre della sala parto e di un’ambulanza. Altri tre proiettili sono caduti fuori dall’ospedale. “Il South Hospital è congestionato: è l’unico ospedale in grado di fornire cure al grande afflusso di persone ferite e ha ricevuto oltre 1000 pazienti da quando sono iniziati i combattimenti in città il 10 maggio. Purtroppo, 145 di loro erano in condizioni critiche e sono morti a causa delle loro ferite. Ora l’ospedale si trova in prima linea, con un rischio molto elevato di dover cessare le attività”,  dichiara Abdifatah Yusuf Ibrahim, coordinatore del progetto di Msf. Inoltre, neonati e bambini non hanno più accesso a cure specialistiche da quando una bomba caduta vicino all’unico ospedale pediatrico di El Fasher l’11 maggio ha ucciso due bambini in terapia intensiva e ha danneggiato la struttura. Anche l’ospedale di maternità saudita è stato colpito lo scorso 19 maggio. Un operatore di Msf è stato ucciso il 25 maggio, dopo che un’esplosione ha colpito la sua casa vicina al mercato centrale della città. Questo dimostra come non esista alcun luogo sicuro a El Fasher.

Leggi anche
L'argomento

Soprintendenze: salva la Subacquea ma perde i poteri sui Beni culturali

La polemica suscitata dalle informazioni circolate nei giorni scorsi, e anche da noi riportate, dal decreto ministeriale che riorganizza gli uffici dirigenziali del ministero, trova il suo sbocco, ma, come si dice proverbialmente, con una notizia positiva e una negativa. La positiva è questa: la sede centrale della soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo […]

Al 'Tarentum', venerdì 20, un incontro su "Quale futuro per nave Garibaldi"?

Taranto si interroga su una vicenda che, per l’ennesima volta, potrebbe vederla beffata in favore di altre realtà territoriali. “Quale futuro per nave Garibaldi?”: questo il tema dell’incontro pubblico organizzato dall’aps Taras 300 per venerdì 20 settembre, alle ore 10, nel teatro Tarentum, in via Regina Elena, 122 (accanto alla chiesa Sant’Antonio). Sono previsti gli […]

Premierato: un rinvio tra opportunità e strategia

Il disegno di legge sul premierato non compare nel calendario dei prossimi tre mesi dell’aula della Camera. Nella conferenza dei capigruppo che si è tenuta nei giorni scorsi, alla ripresa dei lavori parlamentari, i presidenti dei gruppi di maggioranza hanno lasciato cadere l’argomento che pure – appena 48 ore prima – era stato inserito nella […]
Hic et Nunc

Mario Guadagnolo nominato nuovo direttore del Mudit - Masseria Solito

Mario Guadagnolo è stato nominato, con apposito decreto, dal primo cittadino di Taranto, Rinaldo Melucci, nuovo direttore del Mudit “Museo degli Illustri Tarantini e Casa di Cesare Giulio Viola”. Succede, nell’incarico, al dimissionario Riccardo Pagano, che in realtà non ha mai assunto a pieno la sua funzione, dal momento che l’istituzione culturale era ferma per […]

Mediterraneo Open water: venerdì 20 la cerimonia inaugurale al Castello aragonese

La gara di nuoto in acque libere in programma a Taranto sabato 21 e domenica 22 settembre

L’ingresso del nuovo parroco don Damiano Nigro alla Santa Teresa di Martina Franca

Sabato 21 settembre alle ore 18.30 nella parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù-santuario della Madonna della Sanità, nella santa messa presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, don Damiano Nigro inizierà il suo ministero di parroco. Il sacerdote succede nell’incarico a don Luigi Larizza, che risiederà nella comunità di recupero dei tossicodipendenti ‘Il Risorto’, da lui […]
Media
20 Set 2024
newsletter