Libertà di stampa in Europa, Gli eurodeputati allarmati: “Difendere i giornalisti per tutelare la democrazia”
“Il Qatargate è stato rivelato grazie all’esistenza di controparti. Proteggiamo i giornalisti e sanzioniamo chi impedisce a una stampa libera di funzionare”. È Saskia Bricmont, eurodeputata belga, ad averlo affermato nel corso del dibattito che si è svolto oggi nell’Europarlamento sul tema della situazione dei giornalisti e le implicazioni per lo stato di diritto. “I giornalisti sono custodi della democrazia, la tutela della democrazia comincia dalla difesa dei giornalisti”, aveva detto l’olandese Jeroens Lenaers. Sono 22 i giornalisti uccisi in Europa nel 2022, molti dei quali in Ucraina, 124 sono in prigione: se minacciati, i giornalisti rischiano di non poter più svolgere il loro ruolo indispensabile anche per “contrastare la disinformazione”. Secondo l’ungherese Katalin Cseh gli “autocrati sono sofisticati” e manipolano la libertà di stampa “con oligarchi che prendono il controllo delle redazioni”, ha affermato riferendosi alla stampa nel suo Paese. Quindi servono norme europee molto forti, ha invocato, che garantiscano un servizio pubblico indipendente. Nel dibattito più volte è risuonato il nome di Julian Assange, “trattato come uno dei peggiori criminali, senza nemmeno essere stato condannato”, ha detto il tedesco Nicolaus Fest, chiedendo che si metta all’ordine del giorno il tema della sua libertà. “Lui è in prigione”, ha fatto eco l’italiana Silvia Pignedoli, “mentre chi ha commesso crimini di guerra è in libertà”.
Nell’intervento dello spagnolo Domènec Ruiz Devesa il riferimento ai giornalisti greci che si occupano di violazioni dei diritti umani nei confronti dei migranti: li ha definiti “eroi”, perché diventano “vittime delle dichiarazioni ostili da parte dei politici, oggetto di vessazione da parte delle forze dell’ordine e a volte sono anche arrestati”. Secondo l’italiano Massimiliano Smeriglio, a minare la libertà di stampa sono anche “condizioni di lavoro precario”; servono con urgenza di “normative efficaci sulla tutela delle fonti e contro le ingerenze per l’indipendenza della stampa”, ha quindi affermato, esprimendo solidarietà al giornalista italiano Sigfrido Ranucci.