In sala il poetico “Fuga in Normandia” di Oliver Parker
Profondo e commovente: “Fuga in Normandia” (“The Great Escaper”), film britannico che si muove tra commedia e dramma con intense sfumature di sentimento firmato Oliver Parker, con i premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson. Prendendo le mosse da una storia vera, l’opera sottolinea da un lato il valore della memoria, il ricordo dello sbarco in Normandia, dall’altro è l’istantanea della vita sulla soglia dei 90 anni, di una coppia di sposi che avverte le incertezze dell’immediato domani e la paura di perdersi dopo una vita insieme.
È difficile raccontare in maniera credibile e rispettosa la condizione di vita della terza età, senza scivolare in patetismi o macchiette comiche. Il film britannico “Fuga in Normandia” firmato da Oliver Parker riesce in questo con poesia. Presentato in anteprima al 15° Bif&st, “Fuga in Normandia” prende le mosse da una storia vera, accaduta nel 2014, in occasione del 70° anniversario del D-Day. A firmare il copione è William Ivory, interpreti d’eccezione i Premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson. Semplicemente magnifici: in loro la distanza tra personaggio e persona si azzera, regalando vibranti emozioni. La Jackson è purtroppo scomparsa subito dopo le riprese, nel giugno del 2023.
La storia. Regno Unito 2014, Bernie è un veterano delle forze armate inglesi ormai novantenne. Vive con la moglie René in una residenza per anziani. Bernie e René sono legati da settant’anni e il loro amore è sempre vivo. L’uomo vorrebbe prendere parte al 70° anniversario del D-day in Normandia, ma la casa di cura non è riuscita a fare l’iscrizione per tempo. Deciso a non arrendersi, una mattina si prepara e si dirige al traghetto che lo porterà in Francia. La notizia della sua “fuga” per onorare i commilitoni caduti fa il giro dei giornali. È l’inizio per Bernie, ma anche per René, di un viaggio tra pagine di memoria e di sentimento, riavvolgendo il nastro dei ricordi tra trincee e primi battiti del loro amore…
È un piccolo gioiello il film di Parker che da un lato custodisce la memoria della Seconda guerra mondiale, il ricordo dello sbarco in Normandia nel 1944, dall’altro mette in racconto una dolcissima storia d’amore tra due novantenni, una coppia legata da 70 anni. E se convince la riflessione di impegno civile, con il racconto delle vite di tanti, troppi, giovani spazzati via dalla guerra, a spiazzare lietamente è la fotografia tenera e malinconica di due anziani sul crinale della vita. Bernie e René si apprestano a danzare l’ultimo valzer insieme, prima che il sipario cali; e si danno forza reciprocamente, riavvolgendo il nastro dei ricordi e dei sentimenti. Un tempo intessuto di tenerezze e confidenze, mai adombrato dalla paura della morte o del dolore, forse solo dal timore del distacco. Pagine dense di grazia e sentimento, che non lasciano indifferenti. Un film intessuto di valore civile e dolcezza, un’elegia della vita nell’ultimo battito d’ali, affrontata con coraggio e fiducia, consapevoli di aver vissuto in pienezza. Con gratitudine.