Crispiano, un ‘Crocevia’ per la festa di Santa Maria Goretti
Con la solenne celebrazione presieduta da fra Sergio Tagliente dei frati cappuccini di Montescaglioso (ore 19), iniziano mercoledì 3 a Crispiano i festeggiamenti in onore di Santa Maria Goretti, a cura della parrocchia intitolatale e con il patrocinio del Comune.
Venerdì 5, sempre alle ore 19, la santa messa presieduta da fra Sergio si terrà in via Nuvolari angolo via Mazzola; al termine, fiaccolata per il rientro in chiesa. Seguirà alle ore 21, sul sagrato, quale momento significativo dei festeggiamenti, l’azione teatrale attorno alla Croce dal titolo “Crocevia”, da un’idea di Paolo Elettrico e Concetta Vitale. L’interpretazione è affidata ai giovani Andrea, Chiara L., Chiara M., Claudia, Daniele, Denise, Elena, Ilaria M., Ilaria S., Martino, Mattia, Micaela, Rebecca, Riccardo, Robbie, Roberto, Tamara, Cristian e Davide.
Luci, suono e organizzazione saranno a cura dell’équipe giovanissimi della parrocchia e di Chiara, Francesca, Mattia e Domenico. Gli interpreti (spiegano gli ideatori) “rappresenteranno la loro realtà giovanile, la loro paura ad aprire gli occhi su quello che noi adulti abbiamo preparato per loro. Con il loro linguaggio e la loro libertà ci parleranno di ogni forma di violenza, dal bullismo alla violenza domestica, dalla non accettazione di sé e alla morte. Quando si parla di violenza si parla di tante cose ma quando si parla di amore si parla di dono”. Al termine, alle ore 23, il parroco don Mimmo Rizzo celebrerà la santa messa.
Sabato 6 luglio, sante messe solenni si terranno alle ore 11 (presieduta da don Alessandro Fontò, vicario parrocchiale della basilica di San Martino in Martina Franca) e alle ore 18.30 (presieduta dal parroco don Mimmo Rizzo); al termine, la processione per le vie del quartiere, accompagnata dalla banda musicale di Crispiano diretta dal maestro Francesco Bolognino. Al rientro, i fuochi pirotecnici della ditta Truppa di Latiano-Brindisi.
Maria Teresa Goretti (Corinaldo, 16 ottobre 1890–Nettuno, 6 luglio 1902), vittima di omicidio a seguito di un tentativo di stupro da parte di Alessandro Serenelli, fu canonizzata nel 1950 da papa Pio XII. Secondo l’agiografia, la motivazione della proclamazione della sua santità fu in primo luogo il perdono concesso da Maria (poco prima di spirare) all’uccisore, conducendolo alla conversione e alla decisione di entrare in convento dopo la pena detentiva. Il corpo e le reliquie della santa, venerata come martire della purezza, sono conservati a Nettuno, nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti.