I giovani dell’Airone, in cammino verso la resurrezione
C’era una forte analogia fra il Vangelo proclamato domenica scorsa, relativo alla resurrezione della figlia di Giairo, e quanto si verifica quotidianamente fra i tanti giovani della comunità Airone, impegnati anche loro a ‘risorgere’ dopo anni di tossicodipendenza. Provenienti dai centri di Martina Franca, San Vito, Palagiano, Manduria, Trepuzzi (in provincia di Lecce) e di Taranto, circa sessanta di loro si sono ritrovati insieme per il 51.mo anniversario sacerdotale di don Nino Borsci, fondatore della comunità. La festa ha avuto luogo nella serata di domenica 30 giugno nella masseria Nasisi (nei pressi del quartiere Paolo VI), anche questa tornata a nuova vita grazie ad alcuni giovani che vi effettuano il cammino di recupero. Il momento culminante della serata è stata la celebrazione eucaristica, occasione per ringraziare il Signore per il buon fine di tanti cammini di guarigione verificatisi finora dal 1989, da quando, cioè, alcuni genitori del quartiere Tamburi si rivolsero a don Nino, parroco alla San Francesco De Geronimo, per chiedere aiuto per i figli, vittime della tossicodipendenza. E da allora tanti tossicodipendenti hanno intrapreso il cammino di recupero nei centri dell’’Airone’, sorti man mano in tutti questi anni. Prima della benedizione finale, alcuni giovani hanno dato la propria esperienza del graduale, faticoso ma fruttuoso, ritorno alla normalità nelle varie tappe, ringraziando il sacerdote e gli educatori per le tante energie profuse per il loro bene. Ha fatto seguito un momento di convivialità con la degustazione di prelibatezze preparate dagli ospiti dell’’Airone’ nei forni dei rispettivi centri.