50° Settimana sociale: le impressioni della delegazione guidata dall’arcivescovo
È in corso di svolgimento a Trieste, dal 3 al 7 luglio, la 50sima Settimana sociale della Chiesa, che ha per tema “Al cuore della democrazia”. Vi partecipa una delegazione della diocesi di Taranto, guidata dall’arcivescovo Ciro Miniero. Abbiamo raccolto, grazie alla collaborazione di Paola Casella e Alessandro Greco, i primi commenti a caldo dell’arcivescovo e del vicario episcopale per la pastorale sociale don Antonio Panico, che riportiamo di seguito
L’arcivescovo
“Stiamo vivendo un evento importante, sia per la Chiesa che per la società civile perché si è aperta la porta del dialogo e del lavorare insieme. La Chiesa cammina quando si confronta, quando si comunica l’esperienza, quando si fa discepola, riconoscendo anche in tutti i fratelli e le sorelle gli amici di viaggio. È questo che deve rafforzare sempre più il nostro essere credenti. Che vivono attivamente nella società. Ecco allora l’impegno di questa Cinquantesima settimana sociale con un tema molto bello: “Al cuore della democrazia”. Qui veramente ci troviamo all’interno di quei temi che la Chiesa ha promosso da tanti anni e dei quai, in ogni parte della Terra, si fa promotrice dell’incontro tra le persone, mettendo al centro la persona.
In questa manifestazione si parla di democrazia, ma si vive e si respira un clima di democrazia, perché c’è la Chiesa in tutte le sue componenti: la gerarchia lavora insieme ai giovani, ai laici. Non è un optional quello di ascoltarci e camminare insieme. Che poi significa fare la stessa fatica per incontrarci e ascoltarci. Stiamo facendo una bella scuola di comunità”.
Don Antonio Panico
Le prime sensazioni di questa Settimana sociale sono improntate alla bellezza di essere qui tutti insieme. Ti fa respirare un’idea di Chiesa che vuole riflettere su questi temi, che generalmente vengono lasciati a pochi. La bellezza è nell’incoraggiarsi reciprocamente, provando poi a replicare nei vari territori quello che di bello si fa negli altri. E anche quello che fai nella tua diocesi venga replicato altrove.
Dopo gli interventi di Mattarella, del cardinale Zuppi, abbiamo registrato una grande convergenza sul tema e sul proposito di partecipazione, importante sollecitazione vista la crisi di partecipazione che riguarda non solo il nostro paese. La cosa più bella che sta venendo fuori è l’idea del coinvolgimento dei giovani, soprattutto per un tentativo di rivivacizzare una democrazia che sembra essere in crisi. E le sollecitazioni a loro rivolte sono un fatto assolutamente positivo.