Venerdì 6 pomeriggio, la processione d’u Bammine curcàte
Si concluderà con la processione di Gesù Bambino, il programma dedicato alle festività natalizie 2022 proposto dall’arciconfraternita del Carmine di Taranto.
Alla processione, che si svolgerà in comunione con la confraternita della SS. Trinità dei pellegrini, parteciperanno le consorelle e i confratelli in abito di rito. Prenderà il via alle ore 17,15 dalla Cattedrale di San Cataldo, percorrendo la città vecchia, per arrivare alla Chiesa del Carmine dove ci sarà la funzione della santa messa alle ore 18,30, celebrata dai padri spirituali, don Marco Gerardo e don Emanuele Ferro. Al termine della celebrazione, riprenderà il suo percorso per le vie D’Aquino, Cavour, Anfiteatro, Berardi, arrivando a piazza Maria Immacolata per poi procedere per via D’Aquino, piazza Giovanni XXIII e rientrare nella Chiesa del Carmine.
Il tradizionale rito della cerimonia “d’u Bammine curcàte – il bambino coricato” – ebbe inizio verso la fine del 1700 a cura della confraternita della SS. Trinità, poi interrotta per diversi decenni e ripresa timidamente alla fine degli anni ’60 del secolo scorso. Nel 1976, la curia decise di affidare alla congrega del Carmine la statua di Gesù Bambino di proprietà della SS. Trinità per la processione che, da quell’anno, cominciò a svolgersi per le vie del Borgo nella mattinata del giorno di Natale.
Nel 1986, i due sodalizi purtroppo entrarono in contrasto, riguardo alla partecipazione con il proprio abito di rito, anche per la penuria di confratelli iscritti alla SS. Trinità. Non si poteva quindi pretendere, come ci ricorda Nicola Caputo nel suo libro “Quel Natale fatto in casa” editrice Scorpione – che il Carmine ”prestasse” un certo numero di suoi confratelli per farli partecipare alla processione con l’abito della SS. Trinità. Se ciò era avvenuto nel 1976, era stato quello solo un atto di doveroso omaggio verso i fratelli della SS. Trinità che, col prestito della statua del Bambino, aveva consentito la ripresa dell’antica processione.
La confraternita del Carmine, a seguito di questo disaccordo, decise così di acquistare una nuova statua di Gesù Bambino, poi più volte sostituita nel tempo, senza della quale non avrebbe potuto più svolgere la tradizionale processione, facendola slittare alla sera del 6 gennaio, a chiusura delle festività natalizie. Mentre l’antico simulacro, di proprietà della SS. Trinità, non venne più portato in processione per le strade cittadine e solo esposto alla pubblica venerazione nella chiesa di Santa Lucia al quartiere Tre Carrare-Battisti, sino a quando poi non fu affidato alla custodia della Cattedrale di San Cataldo.
Negli ultimi anni, grazie a quel ritrovato sentimento di fratellanza e amicizia, le due confraternite sono tornate a condividere questa antica e tradizionale processione tanto cara ai tarantini.
La statua, che è quella originale di proprietà della SS. Trinità, sarà portata in processione dai giovani novizi, aiutati alle forcelle da confratelli più di esperienza, proprio per condividere quel sentimento di fraternità che alimenta gli antichi sodalizi, seguita dai due labari e dal Crocifisso, dalle consorelle e dai confratelli, oltre che dal complesso bandistico “G. Chimienti” città di Montemesola, diretto dal m° Lorenzo De Felice che proporrà le tradizionali pastorali. Tutto lo svolgimento del rito sarà affidato alla cura del commissario arcivescovile, Tonino Gigante.