Domani, giovedì 5, un papa regnante presiederà i funerali di un papa emerito, ma non è la prima volta
Sarà papa Francesco a presiedere domani, giovedì 5 gennaio alle 9.30 in piazza San Pietro, i funerali di Benedetto XVI. Ma non sarà la prima volta nella storia della Chiesa in epoca moderna che un papa regnante celebra le esequie di un papa emerito. A precisarlo è Andrea Tornielli, su Vatican news, citando il caso di Pio VI, che dopo essere morto in esilio a Valence nel 1799 prigioniero di Napoleone, ebbe funerali solenni tre anni dopo, quando le sue spoglie vennero riportate a Roma: le esequie furono celebrate da Pio VII, nella basilica di San Pietro, nel 1802. Il defunto, al secolo Giannangelo Braschi (Cesena 1717 – Valence 1799), eletto pontefice nel 1775, dopo un lungo regno morì in esilio in Francia, prigioniero di Napoleone. Le esequie si svolsero a Valence, subito dopo la morte, mentre i “novendiali” (i nove giorni di messe di suffragio prima dell’inizio delle votazioni in conclave) si tennero a Venezia, nella città in cui i cardinali si erano riuniti per eleggere il successore. Pio VII, eletto il 14 marzo 1800, volle riavere a Roma le spoglie del predecessore, che furono riesumate nel dicembre 1801 e viaggiarono da Valence a Marsiglia e di qui, via nave, verso Genova. Sbarcata in Italia, la salma del pontefice esiliato iniziò un pellegrinaggio trionfale, con solenni esequie celebrate a ogni tappa. Il 17 febbraio 1802 avvenne “il magnifico ingresso trionfale a Roma”, con i cardinali che attesero le spoglie a ponte Milvio. La solenne cerimonia funebre venne celebrata in San Pietro in presenza di papa Pio VII. I resti di Pio VI non ebbero però pace: il cuore e i precordi di Pio VI furono riportati a Valence, su richiesta esplicita del governo di Parigi, con un lungo viaggio di ritorno attraverso varie tappe in Francia nel 1802. Ma nel 1811 il cuore fu nuovamente riportato a Roma.