Inaugurate due grandi maioliche sulla facciata della cappella monumentale della confraternita del Carmine
All’interno del cimitero San Brunone di Taranto, sono opera degli artisti Pancrazio De Padova, Rosario Elia e Arianna Tucci
Nella mattinata di mercoledì 11 gennaio sono state inaugurate le due grandi opere – realizzate dall’impresa Xoparo Design di Grottaglie, con il contributo degli artisti Pancrazio De Padova, Rosario Elia e Arianna Tucci – che andranno a impreziosire la già elegante cappella monumentale dell’arciconfraternita del Carmine, che raffigurano la Beata Vergine del Monte Carmelo e l’Addolorata con Gesù Morto.
La progettazione e la direzione dei lavori sono state curate, in maniera gratuita e devozionale, dalla dott.ssa Alessandra Emanuela Lo Savio per l’impresa Buro costruzioni s.r.l.
L’opera, nata da un’idea del priore Antonello Papalia e condivisa dal consiglio d’amministrazione, già presentata nel corso dei festeggiamenti della titolare nel luglio scorso e benedetta da mons. Filippo Santoro, è stata affidata a giovani artisti del nostro territorio già apprezzati anche in altri ambiti, dove hanno avuto modo di mostrare il proprio estro e le spiccate capacità.
La maiolica è un tipo di produzione ceramica di vasellame caratterizzato da un corpo poroso rivestito, prevalentemente per immersione, da uno smalto stannifero o piombico. Pur apparentemente semplice, quest’operazione richiede invece molta abilità da parte del vasaio per far depositare una giusta e omogenea quantità di vernice su tutta la superficie.
Si è scelta questa tipologia non solo perché la bellezza degli smalti, dei disegni e dei colori non sarà alterata dal tempo, bensì resa ancora più splendida e unica, ma anche al fine di renderne più facile la pulizia.
Da sempre l’antico sodalizio del Carmine di Taranto ha rivolto la massima attenzione alla conservazione delle proprie cappelle sociali, dove gli iscritti avranno diritto alla propria tumulazione quando saranno chiamati al cospetto di Dio, proprio perché rappresentano un luogo molto intimo e privato dove avviene l’incontro spirituale tra noi e chi se n’è andato.
Nel corso dell’inaugurazione, alla presenza del priore e dei membri del Consiglio, i mosaici sacri sono stati benedetti dal padre spirituale, mons. Marco Gerardo.