L’udienza generale di mercoledì 25 gennaio: “Chi annuncia Dio non può fare proselitismo”
“Chi annuncia Dio non può fare proselitismo, non può far pressione sugli altri, ma alleggerirli: non imporre pesi, ma sollevare da essi; portare pace, non sensi di colpa”. Lo ha detto il papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in aula Paolo VI e dedicata allo zelo apostolico. “Certo, seguire Gesù comporta un’ascesi, comporta dei sacrifici”, ha ammesso Francesco: “d’altronde, se ogni cosa bella ne richiede, quanto più la realtà decisiva della vita! Però chi testimonia Cristo mostra la bellezza della meta, più che la fatica del cammino”. “Ci sarà capitato di raccontare a qualcuno un bel viaggio che abbiamo fatto”, l’esempio scelto dal papa: “avremo parlato della bellezza dei luoghi, di quanto visto e vissuto, non del tempo per arrivarci e delle code in aeroporto! Così ogni annuncio degno del Redentore deve comunicare liberazione. Quella di Gesù”.