Giorno della Memoria: iniziative in tutta Italia per combattere “il pericolo dell’oblio”
“Io penso che tra qualche anno sulla Shoah ci sarà solo una riga sui libri di storia e poi neanche più quella”: a lanciare il durissimo monito è la senatrice a vita e testimone della Shoah, Liliana Segre
Mostre, incontri, presentazioni di libri, eventi per le scuole, concerti, spettacoli e proiezioni cinematografiche: sono centinaia, anche quest’anno, gli eventi organizzati in tutta Italia per celebrare il Giorno della memoria, il 27 gennaio, e ricordare i milioni di ebrei vittime dell’Olocausto e la persecuzione e l’uccisione di sinti e rom, omosessuali e oppositori politici. Da Roma a Trieste, le iniziative sono state presentate nei giorni scorsi a Palazzo Chigi. Per la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni, “la Shoah non è solo un fatto ebraico”, ma “un tema che riguarda il ventennio fascista della storia italiana. La sfida non è tanto quella di affrontare il negazionismo, che pure abbiamo vissuto, ma l’abuso, la banalizzazione e la strumentalizzazione della Shoah e saperla collocare nel contesto storico nel modo più corretto”.
È stata la senatrice a vita e testimone della Shoah, Liliana Segre a lanciare un monito fortissimo. Lo ha fatto in occasione della presentazione con il sindaco Giuseppe Sala del calendario di iniziative organizzate nella sua Milano per il 27 gennaio. “Il pericolo dell’oblio – ha detto – c’è sempre. Io penso che tra qualche anno sulla Shoah ci sarà solo una riga sui libri di storia e poi neanche più quella”. “So cosa dice la gente del Giorno della Memoria – ha aggiunto -. La gente già da anni dice, ‘basta con questi ebrei, che cosa noiosa’”.
Da sempre, la senatrice a vita combatte con forza contro questo oblio. È grazie a lei se a Milano esiste un luogo come il Memoriale della Shoah, sotto alla Stazione Centrale. Proprio da lì, dal Binario 21, partivano i deportati per i campi di sterminio nazisti e da lì è partita anche lei quando era una ragazzina, insieme al padre che non è più tornato. Grazie alla senatrice, in occasione del 27 gennaio, tra le vie della città girerà un tram della linea 9 con una livrea di papaveri rossi, simbolo di rinascita e sulla fiancata la scritta “27 gennaio – Giorno della Memoria” e “Memoriale della Shoah – Binario 21 – Stazione Centrale”. “Finalmente – ha aggiunto Segre – prima di morire vedo la mia Milano con il mio tram travestito con scritto ‘Giorno della Memoria’ e i papaveri rossi, su cui non posso salire perché ho la scorta e do fastidio. Tra poco non lo darò più”.
Immediate le reazioni alle parole di Liliana Segre. “La senatrice a vita – commenta al Sir Milena Santerini, già coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo – esprime la sua preoccupazione e lo fa per risvegliare le nostre coscienze ma noi ci siamo. Stiamo lavorando con lei e con tutti gli altri sopravvissuti alla Shoah proprio perché questo oblio non avvenga”. “La riflessione è cupa”, osserva Santerini, “perché si vedono purtroppo segnali di ritorno e nostalgie e si registra nei giovani un indebolimento della forza della comunicazione di quello che è stata la Shoah. Più che una negazione, assistiamo ad una banalizzazione della Shoah che è frutto di una distorsione storica. La più eclatante è quando si paragona, per esempio, la Shoah al vaccino. Credo che siano questi i motivi del suo pessimismo. Allo stesso tempo – aggiunge la coordinatrice -, Liliana Segre mantiene una grande forza civile, continua a parlare e la sua voce è molto importante come lo è quella di ciascun sopravvissuto.
Sono voci che resisteranno: abbiamo la ricerca storica, abbiamo i fatti e i luoghi”. Santerini ricorda a questo proposito la creazione di una Rete nazionale tra sei luoghi italiani della Memoria della Shoah e aggiunge: “Abbiamo anche tutta una letteratura. Ricordiamo la potenza della voce di Primo Levi. Pur nel pessimismo e nella amnesia che si registra nel Paese, noi dobbiamo continuare ad agire. Ci sono tanti giovani che lo stanno facendo. Saranno loro le candele della memoria, come li chiama Liliana Segre”. La lotta contro “il pericolo dell’oblio” – dice Santerini – si fa “in tanti modi. Come coordinatrice della lotta contro l’antisemitismo, ho lavorato ad una strategia che ha tanti risvolti. L’esempio forse più importante sono le Linee guida contro l’antisemitismo nella scuola che il ministero dell’Istruzione sta diffondendo in tutti gli uffici scolatici italiani. Stiamo ragionando con gli insegnanti per capire appunto come reagire anche contro anche pregiudizi spessi inconsci. Abbiamo fatto quindi passi molto importanti a livello delle scuole di cui vedremo i frutti in futuro”.