La confraternita del Carmine si prepara a celebrare l’antico rito delle “Quarantore”
Anche quest’anno, come ormai si tramanda da più di tre secoli, l’arciconfraternita del Carmine si prepara a celebrare l’antico rito delle solenni “Quarantore”.
Il primo appuntamento, propedeutico alla Quaresima, per i confratelli e le consorelle che domenica 19 febbraio alle 18,30 parteciperanno alla santa messa, presieduta dal padre spirituale mons. Marco Gerardo, e subito dopo alla processione eucaristica ed esposizione del SS. Sacramento.
Un “profumo d’antico”, come ci ricorda il compianto studioso di storia locale Francesco Fella nel suo libro “Decor Carmeli”: “sembra aleggiare intorno ai confratelli del Carmine, i quali ripetono i medesimi gesti, gli stessi comportamenti, le identiche preghiere, genuflettendosi oggi come allora dinanzi al SS. Sacramento, come fecero i loro padri, i nonni e le generazioni che precedettero”.
Da domenica sera alle 21 in turni di adorazione eucaristica, le consorelle con lo scapolare e i confratelli in abito di rito, alternandosi ininterrottamente anche di notte, assicureranno la loro presenza sino a martedì 21 febbraio, quando alle ore 18,30 ci sarà la celebrazione eucaristica e la benedizione conclusiva.
Mercoledì 22 febbraio alle ore 19 ci sarà la santa messa con l’imposizione delle “Ceneri” e inizierà così il tempo della “Quaresima”.