A Roma, il 9 marzo un convegno a 60 anni dalla Pacem in terris di Giovanni XXIII
Nel 60° anniversario dell’enciclica “Pacem in terris” di papa Giovanni XXIII, l’Ufficio per la pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato della diocesi di Roma, in collaborazione con il ciclo di studio di Scienze della pace della Pontificia Università Lateranense, promuove un convegno che si terrà il 9 marzo, dalle 17.45 alle 20, nella sala della Conciliazione del Palazzo Lateranense.
Aperto a tutti, il convegno del 9 marzo – informa il vicariato di Roma – vedrà l’introduzione di mons. Francesco Pesce, incaricato dell’Ufficio per la pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato, e l’intervento del cardinale vicario Angelo De Donatis. Tra i relatori dell’incontro: Oliviero Bettinelli, vicedirettore dell’Ufficio per la pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato; Marco Roncalli, saggista, pronipote di Giovanni XXIII; Monica De Sisto, economista e giornalista; Giulio Alfano, delegato del ciclo di studi in Scienze della pace all’Università Lateranense; Flaminia Giovannelli, già sottosegretaria del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale; Massimiliano Perugia, missionario del lavoro. A fare da moderatore, Toni Mira, giornalista di Avvenire. “Sebbene il muro di Berlino rappresentasse il simbolo della divisione del mondo in due blocchi ideologici nemici quasi per definizione – afferma mons. Pesce –, papa Giovanni non si limita ad auspicare la pacificazione di questi due mondi, ma pone la ricerca della pace in una prospettiva esistenziale più ampia e ricca, con l’obiettivo di definire il senso e il valore intrinseco della dignità di ogni persona. La Chiesa cattolica aveva aperto il Concilio Vaticano II, nel 1962, dichiarando la volontà e la necessità di un aggiornamento e di un rinnovamento ecclesiale che tra le altre cose si proponesse un più profondo dialogo con il mondo moderno e con le sue innumerevoli complessità. Questo dialogo deve continuare ancora oggi, spinto dall’urgenza della pace e della riconciliazione. Riteniamo per questo doveroso proporre un pomeriggio di riflessione sulla Pacem in terris a sessanta anni dalla sua pubblicazione”. “La grande capacità di Giovanni XXIII di scorgere i segni dei tempi – conclude – ci conferma nel nostro impegno permanente a favore della pace, contro l’immoralità e la irrazionalità della guerra”.