Al circolo Svam, si è inaugurata la mostra di arte visiva Il volo de ‘L’Impronta’
Anche l’arte rende omaggio al centenario dell’Aereonautica Militare e lo fa secondo il suo stile, superando aspettative precostituite e criteri convenzionali. Una vera sfida quella raccolta dalla lungimiranza del col. pil. Claudio Castellano che giovedì scorso ha aperto i cancelli del circolo Svam per l’inaugurazione della mostra di arte visiva Il volo dell’associazione L’Impronta.
L’apparente semplicità del titolo è la chiave che ha permesso ai trentanove artisti presenti di dar vita a una celebrazione dinamica e fuori dagli schemi. Un percorso, anche storico, come dettagliatamente illustrato dalla prof. Musardo Talò, che coglie i diversi momenti di un’umanità che ha sempre aspirato al cielo. Accanto alle opere espressamente dedicate all’Aereonautica e ai suoi simboli, ai tanti ritratti di piloti e aerei, troviamo, infatti, come in un continuum temporale, Icaro con le sue ali di cera, figure mitologiche metà uomini e metà uccelli, gli studi di Archita e Leonardo, persino un polpo che guarda allo spazio dalle profondità marine. Il racconto di un’umanità che ha sempre volato, anche quando non aveva ancora ali, anche quando aveva paura di farlo, anche quando la caduta diventava certezza. E sullo sfondo Taranto, con i suoi mari, i suoi ponti, le sue colonne: il riferimento identitario comune, la pista di lancio e al tempo stesso di atterraggio per questi artisti che hanno scelto di continuare a operare nel nostro territorio. Nonostante tutto.