Incontro ecumenico di preghiera per il dono della pace
Mercoledì 30 ottobre alle ore 19.30 in Concattedrale le comunità cristiane presenti sul territorio saranno unite in un grande incontro di preghiera ecumenica per invocare il dono della pace in Medio Oriente. L’iniziativa è nata dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e promossa nella nostra città dalla Chiesa Valdese. Ad aderirvi è anche la nostra diocesi attraverso l’ufficio diocesano per il dialogo ecumenico ed interreligioso diretto da don Francesco Tenna il quale così riferisce: “Ancora una volta, come cristiani abbiamo la possibilità di mettere da parte le nostre differenze o le nostre divisioni e ritrovarci insieme per affrontare temi attuali e universali. Come figli dell’unico Dio dobbiamo invocare con la preghiera il dono della pace ed esserne concretamente costruttori con le nostre scelte. È il momento in cui le parole non bastano, ecco perché la scelta di chiamare dei testimoni per ascoltare e vedere più da vicino il dramma della guerra. Ringrazio chi ha promosso l’iniziativa, chi si è coinvolto nell’organizzazione e don Ciro Alabrese, parroco della Concattedrale, per l’ospitalità concessaci”.
La traccia su cui i partecipanti saranno chiamati a meditare sarà il versetto 24,40 tratto dal Vangelo secondo Matteo: “Tutte le volte che avete fatto ciò a uno di questi miei fratelli, lo avete fatto a me”.
La serata prevede anche le testimonianze di Angelo Torre e Anna Russo, del movimento dei focolari, promotori del progetto “Un ponte per il Libano” e di Gennaro Giudetti, operatore umanitario in zone di guerra. Recentemente quest’ultimo ha pubblicato il libro “Con loro come loro” in cui descrive il viaggio che egli ha scelto di compiere ogni giorno vivendo al fianco degli ultimi, in cui i numeri diventano storie e volti, braccia tese, mani che si allontanano.
“In questo momento storico qualunque sia la nostra posizione nella società non dobbiamo perdere le numerose occasioni che si presentano per fare dei gesti concreti verso persone o situazioni che ci circondano – dichiarano Emilio e Rita De Vincentis, focolarini, fra i promotori dell’iniziativa – Questo è l’intento che ci accomuna perché sogniamo una comunità viva e prossima agli ultimi nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità. Questi incontri hanno creato tra noi un’amicizia comunionale e hanno rafforzato quanto già credevamo che uniti possiamo affrontare le sfide che questo mondo ci mette di fronte con il dialogo che è uno strumento potente di pace”.