Caritas

I poveri sono in continuo aumento, a colloquio col direttore della Caritas

12 Nov 2024

di Silvano Trevisani

La Caritas diocesana di Taranto, in occasione della VIII Giornata mondiale dei Poveri del 17 novembre, ha accolto l’invito di papa Francesco e ha organizzato due giorni di preghiera e riflessione, come riportiamo in altro articolo
(https://www.nuovodialogo.com/2024/11/12/a-taranto-la-viii-giornata-mondiale-dei-poveri-2/).

Prendendo spunto dall’evento, che ha come tema: ‘La preghiera del povero sale fino a Dio’, abbiamo rivolto alcune domande al direttore della Caritas diocesana, don Nino Borsci.

La Giornata mondiale dei poveri, che è una delle iniziative nate dal Giubileo della Misericordia, sembra riguardare una platea sempre più ampia. Se è vero che i poveri sono in costante aumento.

È proprio così. Al di là di quello che vanno sostenendo i politici, i poveri sono in continuo aumento e… sono sempre più poveri. E tra loro anche tanti che hanno un lavoro sottopagato. Gli strumenti di sostegno a disposizione sono assolutamente insufficienti. A che serve l’una tantum di 600 euro per una famiglia che deve far fronte a tante spese, spesso al fitto di casa e alle utenze indispensabili?

Anche nel nostro territorio?

Purtroppo sì. E come Caritas siamo sempre più sollecitati, da tutte le parrocchie, con continue richieste (e noi proviamo a sensibilizzarle a nostra volta invitandole all’iniziativa del 17). Che ci sforziamo di soddisfare, ma con enorme difficoltà. L’unica sostegno continuo è quello del Banco alimentare, che però non può esaudire tutte le esigenze. Ma non abbiamo altro.

Cosa si potrebbe fare, specificamente nel territorio?

Ci sono molti che potrebbero dare una mano concreta. Penso ai grandi centri commerciali, che occupano un posto preminente nel territorio, ma anche alle imprese industriali più floride; penso alla Camera di commercio e agli altri enti che avrebbero la possibilità di contribuire per alleviare le sofferenze di una pare consistente della popolazione.

La Caritas sostiene anche altre iniziative. Un impegno crescente.

Possiamo farlo grazi ella disponibilità di volontari encomiabili che fanno letteralmente miracoli. Pensiamo al Centro per i senzatetto in città vecchia, che accoglie quotidianamente i suoi poveri in un ambiente pulito, ordinato, disponibile. Pensiamo all’accoglienza degli immigrati, che la Caritas svolge per il tramite della Confraternita di Maria SS. della Scala. Ecco perché c’è bisogno di maggiore sostegno da parte di coloro che possono darlo.

Papa Francesco sollecita la Chiesa all’”uscita”. Ma come rispondiamo?

In maniera troppo tiepida. Non possiamo, da uomini e soprattutto da credenti, fare a meno di vivere la carità. La sollecitazione che ci rivolge Francesco è quella di educare ed educarci alla carità, impegnandoci personalmente e aiutandoci reciprocamente. Facendoci tramite del progetto di Dio. Il Vangelo di domenica scorsa, che indicava l’apprezzamento di Gesù per la vedova che versava al tempio tutto quel poco che le era necessario per vivere, è un insegnamento sublime. Ognuno è chiamato a contribuire come può, ma senza la carità non si adempie alla propria missione cristiana a umana. Questa Giornata si propone di incoraggiare innanzitutto i fedeli a opporsi alla cultura dello scarto e dello spreco, abbracciando invece la cultura dell’incontro.

Per i dettagli dello svolgimento della Giornata a Taranto, leggere altro articolo in questo sito.

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