Mercoledì 10, la commemorazione dell’Inventio corporis Sancti Cataldi
Mercoledì 10 maggio, alle ore 11, nella basilica cattedrale, monsignor Emanuele Ferro presiederà la liturgia della commemorazione dell’Inventio corporis Sancti Cataldi.
A seguire, alle 11.30, la celebrazione eucaristica sarà presieduta da mons. Ciro Miniero, arcivescovo coadiutore di Taranto.
Il reliquiario contenente la Crocetta sarà scoperto nel Battistero per poi essere portato processionalmente nel Cappellone.
La Crocetta permise il riconoscimento delle spoglie del Santo, con le quali fu ritrovata dopo ben tre secoli, nel luogo che oggi è il Battistero e anticamente era la chiesa di San Giovanni in Galilea, grazie all’iscrizione “Cataldus” incisa su di essa.
Di seguito la traduzione dal latino dell’iscrizione ricorda l’evento e che è affissa nel Battistero:
“Dalla vita del Berligerio il tarantino e dalla storia del ritrovamento
del corpo di San Cataldo: l’arcivescovo Drogone dispose di abbattere fin dalle fondamenta la Chiesa maggiore di Taranto, rovinata dal tempo e la ricostruì nuovamente.
L’opera fu iniziata e un uomo, proprio mentre stava scavando tra i resti, come li ebbe sollevati un po’ in alto, cominciò a sentire un odore di straordinaria soavità e scoprì una tomba marmorea abbastanza bella. Dopo essere stato chiamato, l’arcivescovo arrivò in fretta e visto il monumento cominciò a pensare che quell’odore soavissimo proveniva dall’interno di quei tali resti. Il clero accorse, il popolo arrivò, il presule aprì la tomba, dal cui odore tutti i presenti furono inondati. Trovarono una croce aurea su cui era riportato il nome del santo in latino”.