Russell (Unicef): “Nella Striscia di Gaza, escalation di violenza sta ancora una volta devastando le vite dei bambini”
“L’escalation di violenza nella Striscia di Gaza e nelle zone limitrofe sta ancora una volta devastando le vite dei bambini. Almeno sei bambini – il più piccolo di appena quattro anni – sono stati uccisi e 36 feriti nella Striscia di Gaza dal 9 maggio”. Lo ha denunciato il direttore generale dell’Unicef, Catherine Russell, sottolineando che “tutte le scuole della Striscia di Gaza sono chiuse, così come quelle in Israele nel raggio di 40 km, interrompendo l’istruzione per migliaia di studenti. I sistemi idrici e igienico-sanitari nella Striscia di Gaza sono a corto di carburante e i centri sanitari stanno operando a metà della loro capacità, compromettendo l’accesso ai servizi essenziali per i bambini – soprattutto per i feriti – e per altri gruppi vulnerabili”.
“Quest’ultima escalation – ha osservato Russell – segue un’impennata di violenza legata al conflitto che ha causato la morte di 26 bambini palestinesi e quattro israeliani dall’inizio dell’anno – tre volte il numero di morti di bambini legate al conflitto registrate in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e nella Striscia di Gaza nello stesso periodo del 2022. Questo dato arriva dopo che 87 bambini sono stati uccisi e più di 750 sono stati feriti durante i precedenti cicli di ostilità negli ultimi due anni”.
“L’Unicef deplora tutti gli atti di violenza contro i bambini e chiede l’immediata cessazione delle ostilità e che tutte le parti proteggano i bambini da ogni forma di violenza e da gravi violazioni, in conformità con il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario”, ha concluso Russell, evidenziando che “i bambini della regione hanno bisogno e meritano una soluzione politica a lungo termine alla crisi più ampia, in modo che possano crescere in pace e sicurezza”.