Domenica 11, al Borgo, la processione del Corpus Domini
Alle ore 19 solenne celebrazione eucaristica nella chiesa di Sant’Antonio e al termine il Santissimo Sacramento sarà portato fino a piazza della Vittoria per il discorso e la benedizione dell’arcivescovo
Domenica 11 giugno, solennità del Corpus Domini, si svolgerà la grande processione eucaristica per le vie del Borgo. Alle ore 19 ci si ritroverà, come ogni anno, nel Nuovo tempio di Sant’Antonio, in via Duca degli Abruzzi, per la solenne concelebrazione presieduta dall’arcivescovo mons. Filippo Santoro assieme al Capitolo metropolitano, al clero diocesano e religioso e i diaconi. Seguirà, attorno alle ore 20, la processione con la partecipazione di tutte le confraternite, i movimenti e associazioni laicali. Questo l’itinerario: via Duca degli Abruzzi, via Di Palma, piazza Immacolata, via D’Aquino fino a piazza della Vittoria, dove si concluderà con il discorso dell’arcivescovo e la solenne benedizione eucaristica. L’apposita segnaletica renderà evidente il divieto di sosta su entrambi i lati delle strade interessate alla processione. Gli abitanti delle vie comprese nell’itinerario sono invitati ad addobbare i balconi, così come i commercianti, nelle loro possibilità, a lasciare accese le insegne dei loro negozi per un degno omaggio al passaggio del Santissimo Sacramento. Per permettere la massima partecipazione, in tutte le chiese la messa vespertina verrà opportunamente anticipata.
La festa del Corpus Domini fu istituita l’8 settembre 1264 da papa Urbano IV con la Bolla “Transiturus de hoc mundo”, promulgata da Orvieto, residenza del Pontefice. L’anno precedente si era verificato il famoso miracolo di Bolsena, le cui reliquie si conservano nel duomo di Orvieto. La venerazione del Santissimo Sacramento ebbe origine in Belgio nel 1246come festa della diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia. L’introduzione di questa festività nel calendario cristiano si deve principalmente a suor Giuliana di Cornillon, agostiniana, vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo. Nel 1208 la religiosa ebbe una visione in cui le sarebbe apparso Cristostesso, che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro l’Eucarestia. Dal 1222 suor Giuliana chiese consiglio in merito ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo e scrisse una petizione anche all’arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon (futuro Urbano IV) e a Roberto de Thourotte, vescovo di Liegi. Furono proprio l’iniziativa e le insistenti richieste della suora a far sì che nel 1246 si convocasse un sinodo per ordinare, a partire dall’anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini. All’epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività nell’ambito delle loro diocesi. Si dovette aspettare però il 1264 perché la celebrazione fosse estesa a tutta la Chiesa universale da papa Urbano IV.
Un tempo a Taranto la processione del Corpus Domini usciva da San Cataldo, con un percorso solitamente circoscritto alla sola Città vecchia. In diversi punti del quartiere, come in piazza San Costantino, piazza San Francesco, via Paisiello, piazza Castello e piazza Fontana, venivano allestiti degli altarini, artisticamente addobbati, davanti ai quali l’arcivescovo sostava per benedire il popolo con l’ostensorio. Un’usanza, quest’ultima, che è ancora viva in diversi centri della nostra provincia. In seguito la processione si è spostata, come avviene attualmente, nelle vie del Borgo (spesso si snodava dalla chiesa di San Francesco di Paola) e talvolta anche in altri quartieri della zona orientale. A Taranto, nel quartiere Paolo VI, esiste una parrocchia intitolata al Corpus Domini, eretta nel 1977 dall’allora arcivescovo mons. Guglielmo Motolese e guidata da don Marco Salustri. Non è più attiva, invece, la confraternita del Santissimo Sacramento, fondata il 13 maggio 1540 e riconosciuta civilmente il 1935.