Verso la sfida col Monopoli: il Taranto vuole risorgere come ad Avellino
Una figuraccia colossale. Un risultato storico: mai il Catania si era imposto con cinque goal in casa del Taranto, e gli etnei non vincevano da ben ventotto anni in campionato, nella città dei due mari. L’ultimo match della 18esima giornata del torneo di serie C – girone C ha lasciato il segno dentro una stagione che è stata fallimentare, sinora. Va detto che sono gli episodi a condizionare l’esito di una partita: se Bubacarr Marong non avesse commesso quell’errore fatale regalando il raddoppio alla formazione ospite, se dopo il goal di Carmelo Forti ne fosse arrivato un altro nella ripresa (magari anche con l’ausilio della fortuna), staremmo a commentare un altro risultato. Si sarebbe riaperta la partita. Invece, il passivo si è fatto pesante e insostenibile. Domenica si va a Monopoli. L’auspicio è che si possa replicare il colpo di scena successivo alla cinquina rimediata dal Potenza, quando i rossoblu andarono a vincere ad Avellino. Sperare non costa niente. Anzi, è doveroso.
Monopoli-Taranto, un derby difficilissimo
La formazione allenata da Alberto Colombo sta decisamente meglio di quella diretta da mister Cazzarò. Grazie alla vittoria sul campo del Giugliano è salita, infatti, al secondo posto in classifica, a cinque punti di distanza dalla capolista Benevento – di pregevole fattura, da rivedere, la rete realizzata in mezza rovesciata da Nicolò Bruschi. L’obiettivo del Monopoli è rimanere ai quartieri alti della graduatoria. Lo ha dichiarato lo stesso tecnico dei biancoverdi Colombo, ammettendo che riuscirci non sarà affatto semplice, se non si migliorano alcuni automatismi sul campo di gioco. Taranto e Monopoli hanno quindi ambizioni differenti. Il match appare, sulla carta, proibitivo per gli ionici. Che peraltro sono alle prese con numerose assenze per squalifiche e infortuni. Un Taranto in piena emergenza è chiamato all’impresa quasi impossibile, in una sfida che è quasi un testacoda.
Impiantistica
Questa settimana hanno preso il via le operazioni di delimitazione del campo allo stadio Erasmo Iacovone. Si lavora in vista della demolizione della struttura, prevista per gennaio 2025. I new jersey posizionati per avviare i lavori preliminari non compromettono lo svolgimento delle partite. E attraverso la rimozione delle strutture non essenziali, dovrebbe essere garantita la disputa del prossimo match casalingo, il ventidue dicembre. Anche questo, oltre all’assetto societario, in continua evoluzione, è un tema fatto oggetto di discussione. I nostalgici sono contrari alla demolizione dello Iacovone. Come pure, quanti avrebbero preferito la sopravvivenza della struttura, per convertirla in luogo idoneo alla pratica del calcio giovanile. Perché c’è da pensare al presente e insieme al futuro di quella parte della città appassionata strenuamente al pallone. Gli stessi Giochi del Mediterraneo, ai quali tende ogni opera nuova o di riqualificazione, sono la riprova della necessità di guardare in prospettiva.