Il presepe vivente di Faggiano
Tutto è pronto a Faggiano per la 31° edizione del grande presepe vivente, allestito in zona Campana (accessibile da via Verdi), un suggestivo sito naturale a carattere rupestre. La notte di Natale, dopo la messa di mezzanotte, il parroco don Francesco Santoro, con il corteo di fedeli, porterà il bambinello nella culla della Natività, che sarà inaugurata ufficialmente l’indomani, 25 dicembre, alle ore 17.30, animata da decine di personaggi e dagli zampognari che precedentemente gireranno per le vie del paese; le visite si concluderanno alle ore 21.30.
Il presepe vivente sarà aperto anche nei giorni 26 e 28 dicembre nei giorni 1, 4 (con la visita di una delegazione di Greccio, località del primo presepe vivente allestito da San Francesco) e 6 gennaio, quando si svolgerà la Calata dei Magi.
Il Presepe vivente di Faggiano, nato nel 1992 e organizzato dall’Associazione per le tradizioni popolari aps si svolge in un sito che la natura pare abbia plasmato appositamente per questa rappresentazione: grotte naturali, conformazioni rocciose facilmente sfruttabili come luoghi per lo svolgimento delle varie attività, che di solito contornano ed arricchiscono un presepio; camminamenti naturali che disegnano un percorso quanto mai idoneo a ricevere e a far muovere i visitatori nel vivo della rappresentazione. I vari personaggi e la scenografia trovano la loro giusta collocazione all’interno di tale paesaggio, che si contestualizza in dei limiti ben precisi, grazie ad antiche recinzioni a secco e all’orografia stessa del terreno, con delle rocce affioranti, quasi dei confini e dei limiti naturali. Tendente alla ricostruzione esatta della Betlemme del tempo in cui Gesù nacque durante il censimento di Cesare Augusto, l’allestimento viene arredato da manufatti in pietra e in legno, che ricreano luoghi e situazioni ambientali, propri di questa tradizionale rappresentazione. All’interno delle grotte e di tali manufatti, si collocano gli oltre cento personaggi che animano il presepe con la centralità della grotta della Natività, dove ogni serata si alternano coppie di giovani sposi che interpretano Giuseppe e Maria, con il loro neonato a impersonare il Bambino Gesù. Tutt’attorno si animano le classiche iconografie sacre: gli angeli, il bue e l’asinello, un pastore assorto con le sue pecore e quant’altro. Lungo il percorso il visitatore può soffermare la sua attenzione ai pastori con il loro gregge al pascolo, alle caratteristiche botteghe del calzolaio, del falegname, del figulo, del fabbro e altro; passa poi dalla taverna dell’oste che mesce il vino, dal casaro che, in tempo reale, prepara la ricotta e alla locanda dove le massaie preparano calde pettole e altri dolci tipici natalizi.
La creatività dell’associazione, sempre attenta alla cura dei particolari, è stata premiata con numerosi riconoscimenti nazionali, tra cui, per diversi anni consecutivi, quello di “Miglior Presepe Vivente d’Italia”, attribuito dall’Associazione culturale regionale “Amici del presepio delle Madonie e di Sicilia” nei concorsi “Opera Praesepium”, la cui giuria nel 2017 ha conferito al Presepe vivente di Faggiano due riconoscimenti importantissimi: per il concorso Praesepium Italiae, l’alta onorificenza di “Cavalieri del santo presepe” e per il concorso Praesepium Popoli, il prestigioso premio di “Miglior Presepe Vivente dei Popoli”; inoltre è stato conferito a Faggiano il prestigioso titolo di “Città del Presepe della Regione Puglia”.
In occasione della 25° edizione, il Presepe vivente è stato protagonista della trasmissione televisiva di Rai 1 “A Sua Immagine”, condotta da Lorena Bianchetti.
Nel 2016 gli organizzatori hanno visto realizzarsi un progetto sicuramente storico con la stipula del gemellaggio istituzionale con Betlemme, di cui una delegazione ufficiale è stata ospite a Faggiano per la sottoscrizione dell’accordo, che oggi vede le due comunità unite non solo nel Presepe vivente, ma anche nella progettazione e realizzazione di una serie di iniziative economico-commerciali e culturali.
Infine, in occasione della 30° edizione, l’amministrazione comunale di Faggiano ha siglato un patto di amicizia con il comune di Greccio dove San Francesco nel 1223, di ritorno dalla Terra santa, realizzò la prima rappresentazione vivente della Natività.
“Noi di Faggiano – auspica l’Associazione per le tradizioni popolari aps – vorremmo che la festa del Natale tornasse a far rivivere quei momenti di genuino stupore, portando tutti a quei voli dell’anima in atmosfere liriche, dove ognuno si avverte proiettato e partecipe di quel mistero divino che è l’Incarnazione, ovvero l’incipit straordinario del disegno salvifico dell’Altissimo e – nello stesso tempio – il segno del suo amore per l’umanità”.