Arriva la serie Rai-Palomar “Studio Battaglia” diretta da Simone Spada
Da oggi martedì 15 marzo, per 4 prime serate su Rai Uno (8 episodi in tutto), andrà in onda la nuova serie Palomar con Tempesta e Rai Fiction: “Studio Battaglia”, un racconto a forte impronta femminile diretto da Simone Spada (al cinema “Hotel Gagarin”, in tv “Rocco Schiavone”) e scritto da Lisa Nur Sultan. La serie è l’adattamento del legal drama britannico “The Split” targato Bbc.
La storia. Milano oggi, Anna Battaglia è un brillante avvocato divorzista, che vive la professione con umanità e rettitudine; ha da poco lasciato lo studio di famiglia, appunto lo Studio Battaglia – condiviso con la madre Marina, donna determinata e risoluta, e la volubile sorella Nina – per rafforzare le fila dell’influente Studio Zander…
Non solo legal drama. “Studio Battaglia” accanto al racconto dei casi legali, temi complessi che ruotano attorno alla coppia e alle sue fratture, esplora anche i sentieri del family drama, il racconto delle sfumature del sentimento e delle dinamiche familiari come il dialogo genitori-figli o il confronto tra sorelle, non risparmiando affondi sul rischio di figure materne ingombranti e paterne latitanti.
Visionando in anteprima i due episodi iniziali, possiamo affermare che “Studio Battaglia” è una serie che possiede di certo ritmo, compattezza e dinamica. Funziona bene in particolare la regia di Simone Spada, che pedina con interesse crescente le storie delle protagoniste e al contempo restituisce uno sguardo affascinante su Milano. A imprimere forza al racconto è il cast tutto, tra cui spiccano Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Thomas Trabacchi e Giorgio Marchesi.
Nello specifico della tematica portante, la serie si occupa sì di separazione, di divorzio, ma non con un approccio divisivo o conflittuale;la cifra del racconto è la giustizia, lo sguardo etico-deontologico, introducendo soprattutto la prospettiva femminile e una maggiore attenzione alla condizione della donna. È quanto emerge soprattutto dal profilo di Anna Battaglia/Bobulova, che si muove con chiara umanità, equità e responsabilità. Buona dunque la prima di “Studio Battaglia”, attendiamo le prossime puntate per tracciarne un bilancio.