Consacrata la nuova chiesa di Gandoli intitolata a San Giovanni Paolo II
foto G. Leva
30 Giu 2023
di Angelo Diofano
“Varcate le porte del Signore con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode”. Con le parole del rituale e la successiva consegna delle chiavi al parroco di Leporano don Giancarlo Ruggieri, l’arcivescovo mons. Filippo Santoro nel pomeriggio di giovedì 29 ha consacrato in località Gandoli la nuova chiesa di San Giovanni Paolo II, una delle pochissime al mondo intitolata all’indimenticato pontefice polacco. Presenti alla cerimonia il sindaco di Leporano, dott. Vincenzo Damiano, con l’amministrazione comunale al completo e le maggiori autorità locali; molta l’emozione fra i presenti all’ingresso nel nuovo tempio, che per diversi aspetti ricorda la vicina chiesa di Sant’Egidio da Taranto, a Tramontone.
Precedentemente sul sagrato c’è stata la benedizione della grande statua bronzea del santo pontefice ritratto in atteggiamento accogliente con la successiva illustrazione particolareggiata parte del l’architetto Angelo Trani (progettista assieme all’ingegnere Gianfranco Tonti) della nuova chiesa, con l’aula liturgica dalla capienza di circa 350 posti, collegata direttamente con il piazzale antistante per permettere una maggiore partecipazione di fedeli. Evidenziata soprattutto la presenza di opere di ministero pastorale costituite da aule multiple e multifunzione idonee per attività giovanili (ritiri, campi scuola ecc.) a disposizione di tutta la diocesi. Di notevole pregio sono le immagini sacre all’interno, realizzate degli artisti del Centro Ave di Loppiano. Il suolo della nuova opera (riveniente dalla riconversione dell’ex colonia delle suore stimmatine, attiva dagli anni cinquanta agli anni ottanta) fu acquistato dall’allora arcivescovo mons. Benigno Luigi Papa, agli inizi del 2000 e nel 2010 donato alla parrocchia di Leporano per erigere la nuova chiesa, la cui prima pietra fu posta l’11 marzo del 2018.
Durante la solenne celebrazione eucaristica, alla presenza di molti sacerdoti, fra cui il vicario generale mons. Alessandro Greco, l’arcidiacono mons. Emanuele Tagliente e il precedente parroco di Leporano, mons. Pasquale Morelli, l’arcivescovo si è soffermato sulla figura di San Pietro (nella giornata del 29 giugno ricorreva la sua solennità, assieme a quella di San Paolo), collegandola all’apostolato dei tanti sacerdoti che donano la vita a Cristo e al suo 27.mo anniversario di episcopato. Ampio è stato il suo riferimento alla nuova chiesa e all’importanza che essa riveste per le attività di pastorale giovanile che vi avranno luogo.
Quindi ha avuto luogo la consacrazione dell’altare effettuata da mons. Santoro con l’incastonatura di una reliquia di San Giovanni Paolo II (una ciocca di capelli) e l’unzione delle croci lungo le pareti laterali da parte del parroco don Giancarlo Ruggieri. Le campane a festa, risuonate per la prima volta, hanno sottolineato la solennità del momento.
Prima della benedizione finale, il saluto del parroco il quale, fra l’altro così ha riferito: “E’ il Signore l’artefice di ciò che questa sera ammiriamo, Colui che ha ispirato il cuore del pastore, ha guidato l’ingegno degli architetti e degli ingegneri, dato la forza per costruire, pazienza per seminare e per raccogliere, dove ora bisogna sentirsi casa e continuare a seminare per raccogliere, perché quest’opera non rimanga fine a se stessa ma sia luogo di accoglienza, in particolare per i giovani, per coloro che vogliono lasciare una preghiera, un pensiero, un sacrificio. C’è ancora tanto da fare, ma il Signore è la nostra forza e senza di Lui nulla esisterebbe di tutto questo”. Non è mancato il saluto a mons. Morelli, sotto il cui parrocato è iniziata l’edificazione della nuova chiesa.
“La Vergine Immacolata – ha concluso – Sant’Emidio, nostro patrono, e San Giovanni Paolo II ci proteggano e ci custodiscano nel nostro cammino”.
“Ad experimentum”, le celebrazioni eucaristiche avranno luogo ogni sabato e nei giorni festivi alle ore 20.15.