Ciclismo, Giro dell’Arcobaleno e Granfondo dei Mondiali del 76: il gran ritorno
Con la ‘classicissima’ Milano–Sanremo ha preso il via la stagione del ciclismo su strada nella Penisola. Tra gli amatori, in Puglia, il primo evento di rilievo è la 16esima Granfondo dei Mondiali del 76, gara inaugurale della nuova edizione del “Giro dell’Arcobaleno” – la GF Castelli e Torri di Carovigno, non più disputata, è rinviata a data da destinarsi. Un appuntamento che si rinnova dopo il periodo più buio governato dalla pandemia. E particolarmente atteso dai corridori, i quali saranno impegnati su un circuito impegnativo di 34 chilometri, da ripetere più volte (3 per la mediofondo, 4 per la granfondo), con partenza e arrivo ad Ostuni. Alla gara prenderanno parte anche atleti della provincia ionica. La città dei due mari è rappresentata dalla Taranto Sportiva e dalla Upj del professor Franco Scotti. La macchina organizzativa è pronta, affidata al Bici club Ostuni, società nata proprio nell’anno in cui nella città bianca si tennero i campionati mondiali di ciclismo. La granfondo rievoca quell’evento storico preservandone le caratteristiche. La difficoltà della corsa è attestata dal dislivello altimetrico (salita della Panoramica e continui “mangia e bevi” tra Ostuni, Fasano e Cisternino), nonché dal periodo in cui la stessa trova collocazione: ad inizio stagione, i corridori l’affronteranno lontano dalla loro miglior condizione, che si raggiunge attraverso le competizioni.
L’edizione scorsa (2019) era stata vinta dall’ex professionista Michele Laddomada. Mentre Ciro Greco, il trionfatore delle ultime sei edizioni di “Cicloamatur”, altro campionato regionale prossimo alla ripartenza, aveva fatto suo il percorso medio; tra le donne si affermò Caterina Bello la quale, dopo un anno e mezzo, è tornata alle corse. Appuntamento a domenica prossima tre aprile. Le iscrizioni saranno aperte fino al 31 marzo su Icron. L’auspicio per i corridori è che sia una bella mattinata sportiva, da vivere all’insegna della gestione della fatica, in condizioni di sicurezza, nel tepore della primavera.