Sport

Caso Catania, l’unica vittima è la società etnea

Le tappe di un fallimento preannunciato: perché la classifica è cambiata. E non c’è spazio per le recriminazioni

13 Apr 2022

di Paolo Arrivo

“Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna il Tribunale di Catania – sezione fallimentare – ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistico della Calcio Catania s.p.a.” Così il dottor Francesco Mannino dava comunicazione della morte di una realtà sportiva blasonata: mandati in frantumi 76 anni di storia. Al comunicato del presidente del Tribunale etneo, emanato nei giorni scorsi, sono seguite le reazioni interne al mondo del pallone. Il sentimento dominante è lo stupore; ma le difficoltà della società erano già note.

La caduta ha avuto inizio nel 2015 con lo scandalo “I treni del goal”. Retrocessione d’ufficio: dalla massima serie, il Catania è precipitato in serie C. Categoria ritrovata nel 2020, dopo la gestione Pulvirenti, grazie alla Sigi (Sport investiment group Italia) che rilevò il club rossazzurro con un’operazione costata 329mila euro. Si è arrivati al fallimento del 22 dicembre scorso. Quindi l’intervento del Tribunale fallimentare di Catania che nominò dei curatori fallimentari incaricati di vendere almeno il ramo sportivo della società. La situazione attuale si deve all’imprenditore Benedetto Mancini il quale si era aggiudicato la terza asta, senza versare infine per intero la somma fissata in mezzo milione di euro. La Federcalcio, con il comunicato ufficiale n° 214/A, ha deliberato “di revocare l’affiliazione alla fallita società Calcio Catania S.p.A, con svincolo del parco tesserati”.

Si deve invece alla Lega Pro la nuova classifica del raggruppamento in cui trovava la formazione siciliana collocazione  – lo stesso del Taranto, serie C girone C. Così sono state recepite le modifiche all’articolo 53 comma 3 e 4 (Rinuncia a gara e ritiro od esclusione delle società dal Campionato) del regolamento della Figc, entrate in vigore il 1 luglio 2019: in caso di fallimento, tutte le gare disputate nel corso del campionato di competenza non hanno valore per la classifica. Ovvero anche quelle giocate durante il girone di ritorno. Ecco perché la classifica è cambiata. E a ben guardarla, nessuna squadra può dirsi penalizzata (neanche chi ha perso 6 punti preziosi), se non sul piano psicologico per il mancato raggiungimento di un obiettivo che avrebbe potuto far proprio con l’allargamento del torneo a un’altra formazione. Allo stesso modo il Taranto ha meritato la salvezza sul campo di gioco.

Leggi anche
Otium

Applaudito concerto in San Domenico per la festa dell’Addolorata

Nell’ambito dei festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata, a cura della confraternita intitolataLe (priore, Giancarlo Roberti), nella serata di mercoledì 11 settembre ha avuto luogo nella chiesa di San Domenico l’applaudito concerto dal titolo ‘Vergine cattedrale del silenzio’ eseguito dal coro e dell’orchestra della diocesi di Taranto diretti dal maestro don Fabio Massimillo. Questi […]

Nicola Conversa, dalla San Pio X alla Mostra del cinema di Venezia

Nicola è sempre lo stesso: quello che si affacciava da ragazzino nel teatro della San Pio X in cerca dei genitori, Riccardo e Nicoletta (che da anni collaborano con i parroci che lì si sono succeduti), rimanendo incantato davanti alle prove della compagnia di turno. Quello che, insieme agli amici di sempre, riproduceva le gag […]

Voglia di giocare e spirito di fratellanza: così è risorta l’Italia

Una grande impresa, e inaspettata. Un miracolo all’italiana, possiamo considerare il successo dell’Italia sui vicecampioni d’Europa della Francia. È stato bello gioire oltremodo per le tre reti segnate. E condividere la felicità dei calciatori scesi in campo. Immagini che ci hanno riappropriato del piacere di giocare e di veder giocare a calcio. Al netto della […]
Hic et Nunc

Soprintendenze: salva la Subacquea ma perde i poteri sui Beni culturali

La polemica suscitata dalle informazioni circolate nei giorni scorsi, e anche da noi riportate, dal decreto ministeriale che riorganizza gli uffici dirigenziali del ministero, trova il suo sbocco, ma, come si dice proverbialmente, con una notizia positiva e una negativa. La positiva è questa: la sede centrale della soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo […]

La domenica del Papa - Cosa significa davvero conoscere Gesù?

C’è un nome che in questa domenica ci porta, con il pensiero, al conflitto israelo-palestinese: Rachel. È una madre che, come tante altre madri, ha vissuto una ferita profonda: “mamme che hanno perso figli in guerra. Quante giovani vite stroncate”. Hersh Goldberg-Polin, si chiamava il figlio di Rachel, morto insieme ad altri cinque ostaggi, a […]
Media
19 Set 2024
newsletter