Partecipazione festosa per la ricorrenza di Sant’Anna, in città vecchia
Una gran folla, con tante mamme in attesa o con i piccoli in carrozzina, ha partecipato, come ogni anno, alla festa in onore dei santi Anna e Gioacchino (venerati nella chiesetta in largo Civitanova, nei pressi di piazza Fontana) svoltasi mercoledì 26 a cura dell’Opera Pia Ancelle di Sant’Anna, della confraternita dell’Addolorata e della parrocchia basilica cattedrale.
Nel tardo pomeriggio la statua di “Mamma Sant’Anna”, così com’è chiamata a Taranto, è stata trasferita negli ampi spazi davanti alla chiesa di San Domenico, per consentire una folta partecipazione di popolo alla santa messa, celebrata da don Emanuele Ferro, parroco della basilica cattedrale. Questi, nell’omelia, si è soffermato sul significato della maternità, alla luce degli insegnamenti delle Sacre Scritture e del magistero di papa Francesco. Momento particolarmente commovente è stato quello vissuto al termine dell’eucarestia, quando, dopo l’affidamento a Sant’Anna delle mamme in stato interessante, don Emanuele ha chiesto la presenza sul palco di bambini di almeno un mese di vita per impartire la benedizione. Immediatamente diverse mamme hanno portato i loro pargoli al celebrante, il quale ha avuto solo l’imbarazzo della scelta. Con il più piccolo di loro, don Emanuele ha così potuto tracciare il segno benedicente sull’assemblea, che ha risposto con un caloroso applauso. Quindi ha avuto luogo la processione, con la statua portata a spalla dai confratelli del SS. Nome di Dio in abito di rito, con al seguito la Grande Orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretta dal m. Giuseppe Gregucci e tantissimi devoti.
Lentamente si è proceduto per via Duomo, piazzetta San Costantino, postierla Vianuova, vico Vianuova, via Garibaldi, piazza Fontana, via Torrenuova, vico Civitanova con il rientro in chiesa avvenuto verso le 21.30. Quindi tanta gente ha potuto visitare il piccolo e grazioso tempio dedicato a “Mamma Sant’Anna” dove ogni terzo mercoledì del mese durante la santa messa serale la confraternita dell’Addolorata raccoglie quanto necessario (vestitini, alimenti per bambini, confezioni di pannolini, giocattoli) a partorienti e neonati di famiglie bisognose.
La chiesetta di largo Civitanova fu edificata nel 1914 dopo l’abbattimento di quella più antica (sembra già esistente nel 1200) intitolata a San Nicola in Civitanova, ormai pericolante. L’allora rettore monsignor Solito la fece ricostruire con altari in marmi policromi, stucchi alle pareti ed affreschi alla volta, opere del pittore Sampietro. La facciata è in stile romanico-pugliese con grande arco monocuspidale e piccola rosa in alto nel centro. Sul lato destro è visibile un piccolo campanile, dal quale – si racconta – pendeva una funicella perché chiunque a qualsiasi ora della giornata, o della notte, potesse tirarla per suonare la campana, invitando così a pregare “Mamma Sand’Anne” per una partoriente.
Nella galleria fotografica, tutte le foto dei festeggiamenti