Grottaglie, Martina Franca, Carosino: riti e feste tra Pasqua e Pasquetta
Archiviati i riti della Passione e morte di Gesù, la Chiesa si proietta ora a festeggiare la Pasqua, centro della cristianità. E così si concludono anche i festeggiamenti, che hanno nella Processione di Gesù Risorto a Grottaglie e, l’indomani, nei diversi festeggiamenti del giorno di Pasquetta, le ultime appendici. Quest’anno Pasquetta sarà per Martina Franca un evento speciale per l’inaugurazione della Nuova croce del Cristo Redentore, ma torna, come di consueto, anche la grande festa di Carosino.
Ma procediamo con ordine. Domenica di Pasqua, la processione di Gesù Risorto tornerà a percorrere le strade di Grottaglie partendo dalla Chiesa del Carmine dalle ore 19. Ripristinata nel 2017 a quasi vent’anni di distanza dalla decisione di abolirla, la processione era stata di nuovo interrotta nel 2020, assieme a tutte le altre manifestazioni di pietà popolare, per via del covid.
La processione è curata dall’antica Confraternita del Carmine, che ha sede nella stessa piazzetta nella quale si affaccia la chiesa, in quello che fu il grandioso complesso conventuale dei carmelitani, e che ha anche curato il pellegrinaggio del Bubbi bubbli, come vengono chiamati i penitenti, il Giovedì Santo, a differenza della processione dei Misteri che è curata fin dai primi anni del Settecento dalla Confraternita del Purgatorio.
Si tratta di una tradizione antica che, probabilmente, è stata modificata nel corso del tempo, poiché si sa per certo che molti anni fa si svolgeva in orario antimeridiano, quando veniva portato in processione il cero pasquale. La processione del Rosorto rientrava, infatti, tra gli antichi obblighi del sodalizio del Carmelo, come specificato nelle Regole scritto nel Registro della congrega: “siccome è costumanza nella nostra Congregazione di farsi nella mattina di Pasqua di Risurrezione la Processione di Cristo Nostro Signore risorto, così siano obbligati tutti i fratelli intervenire col sacco e colla dovuta Modestia sotto pena, e non legittimamente impediti di mezza libra di cera”. Nella processione che, come è scritto in una cronaca “è di antica memoria e si faceva con molta pompa e solennità”, si portava la bella statua in legno dipinto di Gesù Risorto, fatta fare a Napoli nel 1772 e conservata ancora nell’oratorio.
Come accennavamo all’inizio, il Lunedì dell’Angelo, con una Santa Messa celebrata alle ore 11.00 da Don Vito Magno, Parroco della Chiesa “San Paolo” a Martina Franca, si terrà la benedizione della nuova croce del Cristo Redentore di Martina Franca, in sostituzione di quella rotta alcuni mesi addietro. Al termine della celebrazione ci sarà un intervento del professor Francesco Lenoci. Gli organizzatori invitano così a trascorrere in questo sito suggestivo la tradizionale gita di Pasquetta consumando un pranzo al sacco e intrattenendosi nel pomeriggio grazie al contributo dell’Associazione “L’Accademia d’a Cutazza”.
Inaugurato nel 1904, il Cristo Redentore di Martina Franca è uno dei venti monumenti analoghi la cui realizzazione, sulla sommità di monti e colline, fu voluta da Papa Leone XIII in occasione del Giubileo dell’anno 1900. Quello di Martina Franca, in particolare, è ubicato sulla Strada Provinciale 51, in località Trasconi, sito diventato negli anni la meta preferita di intere generazioni di martinesi che, in occasione del Lunedì dell’Angelo, vi hanno trascorso “la pasquetta fuori porta”. La realizzazione della nuova croce lignea la si deve al “Gruppo pro Cristo Redentore”, un comitato per il mantenimento e il restauro dello storico monumento al quale, promosso dalla Parrocchia “San Paolo” competente per territorio, hanno aderito cittadini, aziende e istituzioni locali, il Comune di Martina Franca e vari sponsor.
Infine, torna a Carosino il “Festival di Primavera” che, organizzato dall’Associazione “Fucarazza”, per una intera settimana coinvolgerà tutta la comunità terminando, come è ormai tradizione, nella “zona festa” in via Giorgio La Pira, uno spiazzo appena fuori l’abitato, con il rogo propiziatorio della “Fucarazza” su cui viene issato un pupazzo che rappresenta le negatività dell’inverno.
L’edizione 2022 del “Festival di Primavera”, che si avvale del patrocinio del Comune di Carosino e della Regione Puglia, si intitola “Da Carusinieddu alla Fucarazza” con un programma che mette al centro la comunità di Carosino, per la quale e nella quale l’Associazione Fucarazza opera da lustri organizzando iniziative per il recupero e la valorizzazione delle sue antichissime tradizioni.
Si inizia alle ore 12.30 di lunedì 18 aprile con la “Scampagnata di Carusinieddu” in un uliveto vicino Carosino, dove Francesca Lecce curerà un laboratorio di danze popolari.
Informazioni sugli eventi e sulle location sono disponibili sulla pagina Facebook “Fucarazza” o contattando il cellulare o Whatsapp 3773371122.
La pasquetta di Grottaglie, invece, è storicamente rimandata a domenica prossima con “La Pasqua delle colombe”.
Nelle foto: il simulacro di Gesù Risorto, una foto “storica” di Ciro Quaranta, il Cristo Redentore di Martina Franca e la “fucarazza” di Carosino in “notturna”