Verso Lisbona, passando da Fatima [diario di bordo #2]
Lunedì 31 luglio, secondo giorno
I nostri pellegrini giungono a Porto in tarda serata, accolti per la notte in una struttura gestita da frati cappuccini. Al mattino è tempo di ripartire per Fatima ed è già giorno due. Il santuario mariano è tappa primaria e obbligata del pellegrinaggio diocesano che conduce i giovani verso Lisbona. La prima notte è già occasione di sperimentazione di adattamento e flessibilità, soprattutto per chi è alla prima esperienza. Dormire per terra, nel sacco a pelo, condividere spazi e servizi: insomma, la GMG sembra già essere per alcuni un’esperienza che cambierà certamente il modo di concepire l’esperienza dello stare insieme e del pellegrinaggio. E la scoperta di un bar che serve un ottimo caffè espresso all’alba acquista della nostalgia delle cose buone di casa.
A Fatima, il gruppo partecipa alla Santa Messa internazionale del mattino, in una piazza gremita di gruppi, bandiere sventolanti al sole dei colori dei tanti paesi di provenienza dei giovani pellegrini. E risuonano tra le diverse lingue dei concelebranti le parole italiane dell’omelia che parlano di Maria e che sembrano tanto attuali anche per i pellegrini. L’esortazione a tutti è avere verso Dio e verso la vita l’atteggiamento sorpreso e accogliente di Maria. Siamo tutti invitati a non smettere mai di chiedere al Signore “cosa vuoi che io faccia della mia giovinezza, della mia vita nella tua Chiesa?”. Una domanda che apre orizzonti, che predispone l’animo alla scoperta della propria vocazione, senza timore, con coraggio, come fece Maria quando improvvisamente e in dolce attesa si levò e si avviò verso la montagna, da sola, alla notizia che sua cugina Elisabetta avrebbe avuto un bambino.
Fatima è stata anche occasione per incontrare i primi gruppi di pellegrini , per scambiarsi bandiere, per battere mani ed esultare al grido di “Italiano batti le mani”, per offrire alle fiamme della“pira” la candela delle proprie intenzioni di preghiera. “Osate” è stato detto ai ragazzi e alle ragazze della diocesi in pellegrinaggio, “non chiedete al ribasso ma osate nei vostri desideri e nelle vostre preghiere, non accontentatevi”. E grazie alle due guide dell’Opera Romana Pellegrinaggi, il gruppo ha seguito le tracce di Giacinta, Francesco Marto e Lucia lungo la storia delle apparizioni di Maria, i messaggi che la Vergine ha affidato ai tre pastorelli per la chiesa, la storia dell’Europa fino all’attentato a Giovanni Paolo II e alla caduta del muro di Berlino, del quale a Fatima si conserva un tratto.
E a fine pomeriggio, si riparte per Mira Sintra, a pochi chilometri da Lisbona, per la sistemazione nella scuola che sarà la casa del gruppo per i prossimi giorni.