Dal bronzo all’oro: la nuova vita di Benedetta Pilato
Nuovi stimoli, nuove sfide, un ambiente nuovo nel quale fare del percorso di crescita il leitmotiv di chi non si vuole accontentare, ma continuare ad eccellere: da questo è attesa l’atleta formidabile. Che ripartirà dal bronzo conquistato ai Mondiali di Fukuoka in Giappone. Così Benedetta Pilato viene festeggiata nelle ultime ore: come la nuotatrice tra le più forti del mondo; come la giovane donna che si accinge a cambiare vita. E con questa scelta legittima e coraggiosa la comunità si divide – i tarantini sono dispiaciuti nel veder partire la sua illustre concittadina (si trasferirà e allenerà a Torino).
Un bronzo che vale come oro
Le premesse facevano sperare in un risultato più prestigioso. La stessa Benny lo ha confidato rilasciando questa dichiarazione: “Con il tempo delle batterie sarei stata argento, ma sono felicissima ugualmente. Dopo un anno così, con tante difficoltà, me lo merito: sono veramente contenta e questo bronzo mi dà la carica”. Un terzo posto che dunque è di buon auspicio guardando alla prossima stagione. “Per me questa medaglia vale come un oro”, sentenzia l’atleta tesserata per il CC Aniene-Fiamme Oro. Si tratta peraltro del terzo podio iridato di fila ottenuto dalla 18enne al suo terzo Mondiale consecutivo.
Il bilancio dei Mondiali di Fukuoka
L’Italia degli sport acquatici (nuoto artistico, in acque libere e tra le corsie, pallanuoto e tuffi) ha chiuso all’ottavo posto nel medagliere. Quattordici le medaglie conquistate, tra le quali spiccano gli ori di Thomas Ceccon nei 50 farfalla e nella 4x 1.500 in acque libere. Rispetto al Mondiale di Budapest è stato fatto un passo indietro. Insomma, ad andare meno forte non è stata solo Benedetta Pilato, che l’anno scorso riuscì non solo a qualificarsi nella distanza olimpica dei 100 rana, ma pure a vincere. L’ultima medaglia azzurra a Fukuoka è proprio quella conquistata da Benny. Va sottolineato che, all’interno della massima competizione, non sono stati solamente gli italiani a non brillare troppo: decisamente sottotono tra gli uomini è stata la prova del fuoriclasse rumeno David Popovici, il quale ha chiuso solamente al sesto posto la finale dei 100 stile libero, specialità dove detiene il record del mondo.
Alla caccia dell’oro
La medaglia di bronzo deve rappresentare un punto di ripartenza per la campionessa di Taranto. La quale si è vista abbattere il suo record del mondo nei 50 metri rana, grazie alla prova straordinaria offerta da Ruta Meylutyte (29”16). La lituana ha preceduto la statunitense Lily King. Proprio il confronto con le avversarie più forti deve dare a Benny ulteriori stimoli: l’obiettivo non può che essere la riconquista dell’oro, e magari del primato sottrattole da una nuotatrice che “ha fatto un tempo da uomo”. Benedetta Pilato ammette inoltre che il livello del Mondiali 2022 era più basso. La tarantina, dedicando tra le lacrime l’ultimo risultato allo storico allenatore Vito D’Onghia, si affiderà alle cure di Antonio Satta per reggere il confronto con chi la precede in vasca per pochi decimi.