Il papa: “Scartare i vecchi è un peccato grave; avvicinate i bambini agli anziani, custoditeli e non lasciateli soli”
Francesco ha concluso la catechesi dedicata agli anziani e in particolare al quarto comandamento
“Mi permetto di consigliare ai genitori: per favore, avvicinare i figli, i bambini agli anziani, avvicinarli sempre! Quando l’anziano è ammalato, un po’ fuori di testa, avvicinarli sempre, che sappiano che quello è la nostra carne”. Lo ha detto il papa, che ha concluso la catechesi dell’udienza del mercoledì, dedicata alla vecchiaia, e in particolare al quarto comandamento, con un’ampia parentesi a braccio. “Per favore, non allontanare gli anziani, e dove non c’è un’altra possibilità che una casa di riposo andarli a trovare e portare i bambini a trovarli”, l’appello di Francesco: “Sono l’onore della nostra civiltà, i vecchi, che hanno aperto le porte, e tante volte i figli si dimenticano di questo”. “A me piaceva a Buenos Aires – ha raccontato ancora una volta il papa – andare a visitare le case di riposo. E una volta ho chiesto a una signora: ‘Quanti figli ha?’. ‘Ne ho quattro, tutti sposati, con i nipotini’. ‘Loro vengono?’. ‘Sì, vengono sempre’. Quando sono uscito dalla camera l’infermiera mi ha detto che aveva detto una bugia per coprire i figli: ‘Non vengono da sei mesi’”. “Questo è scartare i vecchi e pensare che sono materiale di scarto”, il monito di Francesco: “Per favore, è un peccato grave! Il quarto comandamento è l’unico che dice il premio: ‘Onora il padre e la madre e avrai lunga vita sulla terra’. Questo comandamento di onorare i vecchi ci dà una benedizione”. “Per favore, custodire i vecchi, e se perdono la testa custodire i vecchi, perché sono la presenza della storia, la presenza della mia famiglia, e grazie a loro io sono qui”, l’altro appello del papa: “Per favore, non lasciarli da soli!”. “Non è una questione di cosmetici e di chirurgia plastica”, ha puntualizzato Francesco: “Piuttosto, è una questione di onore, che deve trasformare l’educazione dei giovani riguardo alla vita e alle sue fasi. L’amore per l’umano che ci è comune, inclusivo dell’onore per la vita vissuta, non è una faccenda per vecchi. Piuttosto è un’ambizione che renderà splendente la giovinezza che ne eredita le qualità migliori. La sapienza dello Spirito di Dio ci conceda di aprire l’orizzonte di questa vera e propria rivoluzione culturale con l’energia necessaria”.