All’alba di ferragosto, a San Marzano, pellegrinaggio a piedi al santuario rupestre
A San Marzano, la giornata del 15 agosto, solennità dell’Assunzione di Maria Santissima è caratterizzata dal pellegrinaggio a piedi dalla chiesa madre al santuario rupestre intitolato alla Madonna delle Grazie, a cura della parrocchia San Carlo Borromeo e del comitato feste patronali. “Si tratta di un momento di grande spiritualità cui i sammarzanesi non rinuncerebbero mai e che un tempo era anche di maggiore rilevanza rispetto al pellegrinaggio che si svolge il 2 luglio” – dice il parroco don Cosimo Rodia
L’appuntamento per i fedeli (come ogni anno numerosissimi, pur con i disagi della levataccia) sarà alle ore 5.30 sul sagrato della chiesa madre. Da lì, con l’accompagnamento della banda musicale cittadina “Armonia” e la partecipazione delle confraternite, ci si muoverà in processione con l’antica statua della Madonna verso il santuario, distante pochi chilometri dal paese. All’arrivo, alle ore 7, il parroco celebrerà la santa messa all’aperto. Sempre nella zona rupestre un’altra celebrazione eucaristica si terrà alle ore 19; in chiesa madre, invece, le sante messe saranno alle ore 10 e alle ore 19.
Il santuario della Madonna delle Grazie si affaccia su una lama del territorio, in uno splendido scenario di gravine; la lama profonda circa cinque metri nel punto più alto, suggestiva e particolare, è caratterizzata dalla presenza di molte grotte di varie dimensioni che si aprono sui costoni.
La chiesa ipogea pare sia stata caratterizzata da diversi periodi di costruzione: il primo fino al secolo XV con la dedicazione a San Giorgio, il secondo dal XVI ai nostri giorni dedicato alla Madonna delle Grazie, anche se la chiesa viene ufficialmente citata in un documento del 1709. La sua conformazione approssimativamente è quadrangolare, dalle mura caratterizzate dalla presenza di segni che inducono a un mutevole scenario spaziale e liturgico. Tre sono gli accessi, oggi ristrutturati: due si affacciano sulla lama e l’altro collega alla chiesa soprastante, di recente costruzione dove si custodisce il simulacro della Madonna delle Grazie, risalente probabilmente al 1800.
L’elemento principale della chiesa ipogea è dato dall’affresco della Vergine con Bambino al quale fu attribuito un significato miracoloso; inizialmente l’immagine era limitata al volto di Maria e del Bambino mentre più recentemente si riusciti a risalire alla raffigurazione completa.