Olivaro Fest 2023, i sapori della terra al ritmo della pizzica
Il cibo come vettore di sviluppo del territorio. E strumento di inclusione: l’Olivaro Fest 2023 assurge al ruolo di protagonista i prodotti enogastronomici locali. Ma anche la musica e la danza che scandiranno l’evento in programma nella serata di sabato prossimo ventisei agosto. L’obiettivo è chiamare a raccolta amici e famiglie, a partire dalle ore 21, per soddisfare tutti i palati, gli amanti delle prelibatezze del posto da gustare. Si tratta di un evento già sperimentato nel pre-Covid. Con grande successo, la festa della mozzarella, in termini di partecipazione. Dalla carne arrosto alle mozzarelle, dal buon vino alla birra, i prodotti riproposti favoriranno il momento di convivialità ed aggregazione presso l’Azienda Agricola Olivaro di Maruggio. L’ingresso è libero. Per ogni tipologia di degustazione è previsto un ticket.
La musica che coinvolge
Ad allietare la serata ci saranno i “Pizzica Pizzica ensemble”. Gruppo di giovani che, partiti da San Marzano di San Giuseppe nel 2015, vi hanno poi fatto ritorno, attraverso gli eventi a cui hanno preso parte coinvolgendo il pubblico incontrato. Alla prima edizione dell’Olivaro Fest suoneranno Giuseppe Giumentaro, voce e tamburo; Mario Faggiano, mandolino e voce; Daniele Giumentaro, fisarmonica e voce; Francesco Faggiano, chitarra e voce. A danzare ci sarà Mina Vita. Al netto della funzione di puro intrattenimento ed evasione, il loro lavoro appare prezioso nella promozione delle locali tradizioni, della danza popolare oltre i confini della regione: i fratelli Giumentaro si sono esibiti anche a Roma. La pizzica parla il linguaggio dell’inclusione. Rappresenta, in particolare, i territori di Taranto, Brindisi e Lecce. Dove c’è da saltare perché la terra scotta. Sono tante, infatti, le criticità unitamente alla bellezza e alle risorse. I Pizzica Pizzica ensemble si fanno interpreti della giocosità attraverso la passione per il ballo.
L’Azienda Agricola Olivaro
Una storia che intreccia tradizione e innovazione. Quella che, a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, vede protagonista la famiglia Merendino, alla guida dell’azienda agricola nella provincia ionica. La tradizione rimanda ad esempio alla tecnica molto antica della produzione del cacioricotta col latticello del fico. Tra le altre prelibatezze prodotte, tanti tipi di formaggio, pecorini e burrate, affinati al Primitivo e speziati; olio e salumi completano l’opera. La peculiarità dell’azienda sta nella cura dei pascoli di proprietà lungo l’intero processo produttivo. Dall’allevamento alla mungitura, alla trasformazione del latte, alla vendita dei prodotti caseari nei punti vendita di Sava e Manduria: il percorso mira alla valorizzazione del latticino pugliese. E a garantire anche la qualità del settore carni. Come tutte le aziende agricole, la Olivaro va promossa e preservata dai rischi legati ai costi di produzione. Anche al cambiamento climatico che a tutti rende dura la vita in ogni comparto.