“Esaltazione della Croce”, il 13 e 14 celebrazioni a Monteiasi
Festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso (antica solennità nota come “lu Crucifissu granne”) si svolgeranno a Monteiasi secondo il programma reso noto da don Giovanni Nigro, parroco della chiesa madre intitolata a San Giovanni Battista, e dal comitato festeggiamenti patronali.
Domenica 10 alle ore 20, incontro di riflessione e testimonianze su “Il mistero della sofferenza umana nella partecipazione alla Passione di Cristo” con la partecipazione della dott.ssa Antonella Sasso e del dott. S. Pisconti. Lunedì 11, inizio del triduo in preparazione alla festa predicato da don Gaetano Noto, dei missionari del Preziosissimo Sangue (sante messe ore 7-19); alle ore 20, nell’oratorio parrocchiale, serata finale del campus estivo Anspi parrocchiale “Progetto cuori in restauro”. Mercoledì 13, alle ore 17.30 esposizione della reliquia della Santa Croce e apertura delle indulgenze. Giovedì 14, solennità dell’Esaltazione della Croce, sante messe saranno celebrate in mattinata alle ore 7 e alle ore 9; alle ore 10.30 celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero con consegna delle chiavi della città al SS. Crocifisso da parte del sindaco; a mezzogiorno, processione per le vie del paese; alle ore 18.30, santa messa con il bacio della reliquia della Croce.
I festeggiamenti civili in piazza prevedono per mercoledì 13 lo spettacolo “Terra mia”, fra musica e divertimento, e per giovedì 14 la presenza del complesso bandistico di Conversano-Ligonzo (m° Angelo Schirinzi). Luminarie della ditta Memmola di Francavilla Fontana saranno predisposte sul corso mentre i fuochi artificiali saranno curati da Itria Fireworks di Martina Franca e da Piroshow di Carosino.
Ecco la storia del culto, secondo il sito www.monteiasi.it: “Si racconta che il crocifisso destinato a Galatone (Lecce) – ove pure lo si festeggia patrono – e proveniente da Napoli presso cui era stato acquistato , dopo una sosta per ristoro quì a Monteiasi da parte degli uomini e buoi che lo trasportavano, non volle più staccarsi dal posto ove era stato poggiato. Ciò fu inteso come segno miracoloso e la statua del Crocifisso rimase così a Monteiasi. Una versione però più documentata e meno leggendaria ( vedi manoscritto di F. P. Lotta) , ma non per questo meno densa di significati religiosi, lega la nascita del culto a Monteiasi al dono fatto al reverendo dell’epoca don Giovanni Antonio Teia, di un Crocifisso. Esso fu donato dal gesuita padre Giulio Pignatari a conclusione della missione, effettuata nel 1616 insieme a padre Gabriele Mastrilli, per accrescere negli abitanti la devozione alla SS. Maria Vergine del Rosario. Tale missione porterà alla costituzione della congregazione del SS. Rosario, con bolla di fondazione ottenuta da Roma nel marzo del 1618”.