Venezia80: Leone d’oro a Yorgos Lanthimos per “Poor Things”. Matteo Garrone miglior regista
“Poor Things” (“Povere Creature!”), la favola dark del regista greco Yorgos Lanthimos, è come da previsione il vincitore dell’80ª Mostra del cinema della Biennale di Venezia. Ad assegnargli il Leone d’oro è la giuria internazionale guidata dal regista Premio Oscar Damien Chazelle, composta tra gli altri dal Premio Oscar Jane Campion, dal regista italiano Gabriele Mainetti e dal regista irlandese Martin McDonagh.
Nella cerimonia di chiusura di Venezia80, condotta dalla madrina Caterina Murino, il Gran premio della Giuria è andato al giapponese Ryusuke Hamaguchi per il suo suggestivo “Evil Does Not Exist”, un’opera giocata sul rapporto uomo e natura.
L’Italia c’è nel palmares: Leone d’argento per la miglior regia è stato assegnato a Matteo Garrone per “Io Capitano”. “Questo premio – ha dichiarato l’autore – sarà di grande aiuto per il film, lo accompagnerà verso un pubblico ampio. È il racconto di due ragazzi del Senegal, di due migranti, che cercano di arrivare in Europa. E questo avviene secondo il loro sguardo, la loro angolazione. Mi sono aggrappato alle loro storie, ai loro racconti, cercando di mettermi a servizio della loro storia”. “Un pensiero – ha aggiunto Garrone – va anche al Marocco, in questo momento così difficile. Lì abbiamo girato in parte del nostro film”.
E sempre sul tema dei migranti e rifugiati, il Premio speciale della Giuria al film polacco “Green Border” della regista Agnieszka Holland, fotografia drammatica della condizione dei profughi mediorientali e asiatici bloccati sul confine tra Polonia (Europa) e Bielorussia, in un braccio di ferro disumano. “Non è stato facile girare questo film – ha sottolineato la Holland – Dedichiamo questo riconoscimento a tutti gli attivisti che stanno aiutando chi è in difficoltà, dalla Polonia a Lampedusa”.
Coppa Volpi femminile all’attrice statunitense Cailee Spaeny per il film “Priscilla” di Sofia Coppola, opera sulla storia d’amore tra Priscilla ed Elvis Presley. “Ringrazio Sofia – ha detto la giovane attrice emozionata – per la sua leadership intuitiva. Ma soprattutto il mio ringraziamento va a Priscilla Presley, che si è affidata a me per qualcosa di così delicato, complesso e personale. Il premio lo dedico a lei”. Coppa Volpi maschile per l’attore statunitense Peter Sarsgaard per il suo intenso e struggente ruolo in “Memory” di Michel Franco, dove interpreta un uomo colpito da demenza precoce che (ri)scopre l’amore. “Grazie – ha affermato – per il coraggio di questo film che possa trovare speranza e amore”. Sarsgaard ha poi ricordato il suo sostegno per gli attori hollywoodiani in sciopero, richiamando i pericoli legati all’intelligenza artificiale.
Miglior sceneggiatura di Venezia80 è quella di “El Conde” del regista cileno Pablo Larraín, opera che si muove tra horror e commedia nera e punta il dito contro l’impunità del dittatore Augusto Pinochet. Il film è targato Netflix. Premio Marcello Mastroianni al giovane senegalese Seydou Sarr, protagonista del film “Io Capitano” di Garrone. “Sono molto contento – ha detto emozionato, commosso – Sono felice. Non ho parole…”.
Anche tra i riconoscimenti della sezione Orizzonti c’è una nutrita presenza italiana: Premio speciale della giuria all’esordiente Alain Parroni per “Una sterminata domenica”; miglior sceneggiatura al film “El Paraiso” di Enrico Maria Artale, opera che ottiene anche il premio anche per la miglior attrice Margarita Rosa de Francisco. Infine, Premio Armani Beauty Orizzonti Extra all’opera prima dell’attrice Micaela Ramazzotti, “Felicità”, che ha dichiarato: “Dedico questo premio a chi sta lottando con l’infelicità, a chi vive un momento difficile”.