La Giornata mondiale del migrante e profugo, in diocesi
Domenica 24 settembre ricorre la 109.ma Giornata mondiale del migrante e profugo. Il titolo scelto dal papa quest’anno per la Giornata è “Liberi di scegliere se migrare o restare”.
Attraverso una lettera l’ufficio diocesano Migrantes ha ricordato ai parroci della ricorrenza perché tutte le comunità parrocchiali siano sensibilizzate all’accoglienza dei nostri fratelli provenienti da Paesi dove persecuzioni, guerre, fenomeni atmosferici e miseria sono tra le cause più visibili delle migrazioni forzate contemporanee. I migranti scappano per povertà, per paura, per disperazione e al fine di eliminare queste cause e porre così termine alle migrazioni forzate è necessario l’impegno comune di tutti, ciascuno secondo le proprie responsabilità. Un impegno che comincia col chiederci che cosa possiamo fare, ma anche cosa dobbiamo smettere di fare.
In tutte le sante messe domenicali si pregherà per i migranti ed i profughi; due celebrazioni in particolare si terranno alle ore 18 a San Crispieri (presieduta da don Ezio Succa) e alle ore 20 nella baita della Madonna della Pace a Paolo VI (presieduta da don Massimo Caramia), ricordando le tragedie delle navi affondate con centinaia di persone annegate, vittime del desiderio di vita.
Tutti i referenti parrocchiali Migrantes chiederanno ai parroci di far fare una testimonianza di qualche minuto ad una persona immigrata, possibilmente della parrocchia stessa o comunque del territorio. Sarà una maniera di far sentire presente l’attenzione della comunità parrocchiale nei loro confronti, in un primo approccio che possa preludere a un bel rapporto di amicizia.
Migrantes sottolinea che è importante riaffermare i due diritti fondamentali, da sempre affermati nel Magistero sociale della Chiesa: il diritto di migrare e il diritto di vivere nella propria terra. I due diritti si fondano sui principi della libertà e della destinazione universale dei beni che il Signore ha creato e destinato a tutta l’umanità. Entrambi questi diritti oggi sono a rischio. Il diritto di migrare viene fermato da muri che si alzano, da nazionalismi di ritorno, da legislazioni che indeboliscono il diritto di lasciare la propria terra di chi cerca un lavoro e un sostegno alla vita personale e familiare o fugge da guerre, disastri ambientali, dittature.
Il diritto di rimanere nella propria terra è messo a rischio dalle numerose guerre e conflitti in atto, da forme nuove di colonialismo, dalla mancanza di pari opportunità di uomini e donne, dal grave sfruttamento.
Al tema di questa Giornata sarà intitolato il convegno diocesano Migrantes di novembre.
* direttore diocesano Migrantes