Santa Teresa e le “dieci palazzine”
Per la concomitanza della celebrazione liturgica dell’inizio del ministero episcopale di mons. Ciro Miniero è stata anticipata a sabato 30 la processione di Santa Teresa del Bambino Gesù, a cura della parrocchia intitolataLe al quartiere Solito-Corvisea. La chiesa, ricordiamo, sorge nell’ambito delle cosiddette “dieci palazzine”, costruite all’inizio del secolo scorso per gli operai dell’Arsenale e degli ex cantieri navali Tosi.
Il simulacro, portato a spalla dai confratelli del Carmine di Faggiano, percorrerà, dalle ore 17.30, le seguenti strade del quartiere: via Cesare Battisti, via Fiume, via Venezia, via Bari, via Pisa, via Plateja, via Pola, via Cesare Battisti. Presterà servizio la banda musicale “Città di Crispiano” diretta dal m. Francesco Bolognino. Al rientro, alle ore 19.30, il parroco mons. Paolo Oliva celebrerà la santa messa. Alle ore 21, sul piazzale della chiesa, festoso momento conviviale.
Domenica 1 ottobre, fa festa liturgica di Santa Teresa, le sante messe saranno alle ore 8.30-10 (con inaugurazione dell’anno catechistico e festa comunitaria)-12 (con la supplica, al termine). Particolare risalto viene dato quest’anno alla ricorrenza del 150.mo anniversario della nascita di Santa Teresa del Bambino Gesù; per la circostanza sono organizzate diverse iniziative, tra cui un concorso per gli alunni della quinta classe della scuola primaria e della terza classe della scuola media dell’Istituto comprensivo “C.G. Viola” svoltosi nel mese di aprile, finalizzato alla conoscenza della vita e degli scritti della Santa, cui anche l’Unesco ha dedicato particolare risalto.
Mercoledì 11 ottobre, alle ore 19, ci sarà la santa messa per il 12.mo anniversario della dedicazione della nuova chiesa, che è una delle pochissime in Italia in cui è presente un’artistica vetrata raffigurante i genitori di Santa Teresa, opera realizzata dal laboratorio “Domus Dei” delle Pie Discepole di Albano laziale.
Attualmente la parrocchia è al servizio di una comunità di ottomila persone, con una prevalenza del ceto medio e di una popolazione anziana. Molti i giovani che sono stati costretti ad andar via per mancanza di lavoro, rendendo perciò stentato il ricambio generazionale. Tanti sono coloro che, trasferitisi in altri rioni, continuano a mantenere vivo il legame con le loro radici frequentando con assiduità la parrocchia.