Ciclismo, l’eroismo di Pozzovivo: c’è un pezzetto di Taranto al Giro
Ebbene sì: ci aggrappiamo ai “vecchietti” terribili, in mancanza di giovani; ai big come Vincenzo Nibali, che si sta dimostrando combattivo, competitivo. A Domenico Pozzovivo. Che nel primo tappone di montagna al Giro d’Italia, con arrivo in cima al Blockhaus, tra gli italiani è stato il migliore. Il suo sesto posto vale come una vittoria. Perché il corridore nato a Policoro ha avuto tanta sfortuna in carriera. Tanti incidenti, dai quali peraltro dipende la sua attuale posizione sgraziata in bici. Eppure “Pozzo” c’è ancora. Di cuore testa gambe, esempio di resilienza pura. Professionista meticoloso, scrupoloso, come lo sono i lucani (gente seria), alla soglia dei quarant’anni continua a dare lezioni. Ha le motivazioni per continuare quest’avventura – l’obbiettivo è restare nella top ten giocandosela con i giovani. E pensare che non doveva nemmeno partire: il corridore ha trovato in extremis una formazione, la Intermarché Wanty Gobert idem, disposta a scommettere su di lui facendogli prendere parte alla edizione numero 105 della corsa rosa. Adesso è ottavo in classifica, a soli cinquantaquattro secondi dalla maglia rosa di Lopez Perez.
TARANTO NEL CUORE. Gli abitanti della Puglia, regione tagliata quest’anno dalla grande corsa a tappe partita dall’Ungheria, possono gioire della gesta di un corridore che conserva un rapporto speciale con il capoluogo ionico. Il suo nome è legato alla Marangiolo Taranto, società che lo lanciò agli albori della sua lunga carriera. Nella città dei due mari ha fatto spesso ritorno. Chi lo conosce apprezza tutte le sue doti. Quelle di una persona riservata, sempre disponibile e gentile. Nella sua vita non c’è soltanto la bici: laureato in Economia aziendale, sa suonare il pianoforte, ed è un appassionato di meteorologia. Ciclisticamente è cresciuto affinando negli anni le sue doti di scalatore e migliorando a cronometro. Dove potrà arrivare, prima di appendere la bicicletta al chiodo, lo scopriremo. Intanto è giusto che riceva il plauso e la riconoscenza di tutto il Paese.